Concorsi truccati nell’esercito per i volontari di ferma prefissiata per un anno: eseguite 15 misure cautelari. Ai domiciliari il generale, in pensione, Luigi Masiello. Ridisegnata la struttura che reclutava candidati che poi entravano nelle forze armate. È la svolta dell’inchiesta avviata due anni fa, che vide tra i primi indagati l’ex generale dell’esercito Luigi Masiello. La procura ha accertato che almeno 43 concorrenti, che hanno partecipato al concorso per volontari in ferma prefissata per un anno, hanno superato il test poi accedendo ad altri corpi delle forze armate. Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione per delinquere, rivelazione di segreto d’ufficio per aver fornito in anticipo i test, diversi episodi di truffa, corruzione e ricettazione. Disposta una solo misura cautelare in carcere: si tratta di Zarrillo. Indagato anche un ingegnere informatico, Claudio Testa, che è all’estero e non è stato possibile eseguire la misura cautelare. L’indagine è nata dalla denuncia di un ragazzo onesto. (Seguono aggiornamenti sul nostro sito. E sull’edizione del quotidiano digitale di domani, un giornale vero e proprio disponibile solo per cellulare, tablet e pc – non c’è la versione cartacea – uno speciale dedicato all’inchiesta, un focus sugli indagati e le storie emerse durante le indagini. Il giornale si acquista su abbonamento, un mese costa solo 10 euro. Provalo e poi scegli se continuare a seguirci. Per abbonarsi basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’).
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– Concorsi truccati nell’Esercito, la foto beffarda di un indagato: nel pub brinda e scrive «Dario e Sabatino, i fottitori dello Stato»
mercoledì, 17 Ottobre 2018 - 12:09
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