Dopo oltre un anno di carcere Adolfo Greco, imputato nel processo ‘Olimpo’ ha ottenuto gli arresti domiciliari. L’imprenditore di Castellammare, accusato di essere l’anello di congiunzione tra i clan locali e le vittime di estorsione, era in carcere dal 5 dicembre 2018, quando durante un blitz della polizia è stato arrestato.
Quel giorno gli agenti di polizia nella sua abitazione hanno trovato due milioni e mezzo in contanti in un vano segreto, ricavato dietro una parete, alla quale si accedeva azionando il telecomando che determinava l’apertura della scarpiera. La decisione del Tribunale di Torre Annunziata è arrivata oggi. L’attenuazione della misura cautelare è stata disposta perché le condizioni di Greco sono state ritenute incompatibili col carcere. Adolfo Greco domani però non tornerà a Castellammare, ma sarà ricoverato nella clinica “Hermitage” di Napoli.
A giudizio con l’imprenditore ci sono anche il boss dei Cesarano Luigi Di Martino o’ profeta, Attilio Di Somma, Michele e Raffaele Carolei e Umberto Cuomo, tutti esponenti (presunti o tali) della criminalità del circondario stabiese.
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martedì, 14 Gennaio 2020 - 21:33
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