Sono due le vittime italiane del coronavirus. Nella notte sono deceduti un 78enne a Padova e una donna residente in Lombardia. Ventisette invece i contagiati che fanno parte delle 149 persone entrate in contatto direttamente con il 38enne di Codogno che si trova ancora in Terapia Intensiva ma in condizioni stabili. Uno dei pazienti di Codogno, però, nella notte è stato traferito all’ospedale di Como. Dall’ospedale spiegano che «non ha febbre, però ha bisogno di essere sottoposto a dialisi perché è dializzato».
Un caso si è registrato anche a Cremona, dove oggi sono state chiuse tutte le scuole. «Nella notte di ieri, 21 febbraio 2020, è stato accertato un caso di Coronavirus su paziente ricoverato all’Ospedale di Cremona» si legge in una nota dell’ASST di Cremona. «Da subito – si legge ancora – sono state applicate le procedure di sicurezza per pazienti e operatori, attraverso il coordinamento sinergico di Direzione strategica, Direzione Medica, il DAPS (Direzione Assistenziale Professioni Sanitarie), i primari e le équipe medico infermieristiche del Dipartimento di Urgenza Emergenza e di Malattie Infettive».
«Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in Pronto Soccorso, ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte» raccomanda l’ASST di Cremona.
La prima vittima italiana è il 78enne Adriano Trevisan, deceduto ieri sera in Veneto. Ex titolare di una piccola impresa edile, Trevisan aveva tre figli, una delle quali, Vanessa, era stata sindaco di Vo’ Euganeo di dove sono originari. L’uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato all’ospedale di Schiavonia (Padova). «Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire» ha detto il governatore Zaia. Al momento, in Veneto, sono tre le persone contagiate compreso la vittima.
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sabato, 22 Febbraio 2020 - 11:26
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