In Campania De Luca chiude parrucchieri, barbieri e centri estetici: cancellati i controsensi del decreto ‘io resto a casa’


Laddove non arrivano i divieti del decreto legge varato dal Consiglio dei ministri, ci pensano i Governatori delle singole regioni. Con decorrenza immediata, e sino al 3 aprile, in tutta la Campania non sarà più possibile recarsi dal parrucchiere per uno shampoo, per la messa in piega e per la tintura dei capelli. Impossibile anche fare un salto al centro estetico per la cura del corpo.

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Il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha infatti disposto la chiusura immediata di parrucchieri, barbieri e centri estetici, facendo un po’ di chiarezza sulle disposizioni di un decreto legge pasticciato in punto di logica. Nella conferenza stampa di ieri sera, infatti, il premier aveva parlato di chiusura di bar e ristoranti dalle 18 in poi, provvedimento che va ad affiancare la chiusura – già disposta nei giorni scorsi – di teatri, cinema, discoteche, sale scommesse, sale bingo.

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E, tuttavia, aveva lasciato aperti proprio i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici. Una decisione paradossale se si considera che questi sono servizi non essenziali e che alla popolazione è stato imposto di uscire di casa solo per ragioni di lavoro, per motivi di necessità o per serie ragioni sanitarie. E, allora, ecco che il Governatore De Luca mette un po’ d’ordine, avvisando i titolari di queste tre attività che la mancata osservanza del provvedimento configurerà il reato 650 del codice penale, ossia l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità: il reato è punibile con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.

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martedì, 10 Marzo 2020 - 14:41
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