Fase 2, l’Italia liberata: da oggi ci si sposta tra le Regioni (con autocertificazione) e si possono incontrare gli amici

giuseppe conte
Giuseppe Conte
di Bianca Bianco

Il dado è tratto. L’Italia da oggi, lunedì 18 maggio, può ripartire dopo l’estenuante e lunghissimo lockdown, smorzato solo nelle ultime due settimane e che ha tenuto i cittadini e le aziende ‘isolati’ per interminabili 65 giorni. Anche l’ultimo Dpcm, quello sulle riaperture ed il ritorno alla normalità, è stata una corsa ad ostacoli tra il Governo e le Regioni: il primo che intendeva all’inizio fornire un indirizzo nazionale valevole per tutti, le seconde che – in alcuni casi – scalpitavano per riaprire subito. La quadra all’inizio è stata trovata e ieri Giuseppe Conte, nel pomeriggio inoltrato, ha firmato il decreto che ‘riapre’ l’Italia e contiene tutte le regole e le misure per vivere la fase 2 dell’emergenza Coronavirus, tutte in vigore da oggi e che sostituiscono il Dpcm dello scorso 26 aprile. Decreto in vigore fino al 31 luglio prossimo.

Una delle novità più importanti riguarda gli spostamenti. Arriva il (parziale) via libera per quelli verso altre Regioni, ma con l’obbligo dell’autocertificazione – già scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno – che stabilisce come requisiti per poter varcare i confini della propria Regione i motivi motivi di lavoro, salute, urgenza. Non sarà possibile dunque, fino al 2 giugno prossimo, superarli ‘solo’ per andare a trovare i congiunti; dal 3 giugno in poi saranno invece possibili liberamente, a meno di limitazioni decise dalle regioni stesse qualora si registri un aumento dei contagi. Un caso che potrebbe verificarsi, per fare un esempio, al Sud in vista dei rientri senza più giustificazione dalle zone più ‘contagiate’.

Gli spostamenti nella stessa Regione vengono consentiti e senza autocertificazione, il modello cartaceo che ci ha accompagnato per due mesi e che è cambiato, ad oggi, 5 volte, adeguandosi ai decreti succedutisi nel tempo. Anche in questo caso, resta la possibilità per i governatori regionali di inibire questa libertà di spostamento in alcune aree, qualora peggiori la situazione dei contagi, istituendo le cosiddette ‘zone rosse’. Da oggi non è più, quindi, vietato tornare alle seconde case o andare al mare. Unici limiti sono quelli sanitari: se si ha la febbre (il metro sono sempre i 37,5 gradi) o si è positivi al Covid 19 ovviamente si deve restare a casa.

Chi si è disabituato ad uscire a causa della lunga quarantena, potrà riprovarci sapendo che non è più limitato dalla necessità di vedere i parenti, ma può incontrare di nuovo gli amici con l’unica essenziale regola di evitare gli assembramenti: una regola affidata al buonsenso dei cittadini a cui il Governo rinuncia a dare indicazioni (in quante persone si crea assembramento?). In linea di massima sono da prediligere gli incontri tra due massimo quattro amici, mentre sono sconsigliate le cosiddette comitive.

Restano le sanzioni per chi, nei casi di limitazioni, le violi, e sono sempre le stesse: multa da 400 a 3mila euro, con aumento di 1/3 se l’infrazione è commessa alla guida di un veicolo.

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lunedì, 18 Maggio 2020 - 07:55
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