Reggio Calabria, sequestrate 1800 piantine di marijuana: avrebbero fruttato 8 milioni di euro. Arrestati i 5 ‘coltivatori’


Scoperta dai carabinieri una piantagione di oltre 1.800 piante. In manette cinque persone residenti nella Locride, accusate di coltivazione illecita di stupefacenti.

Ricomincia la stagione delle piantagioni della Locride, e con essa anche il contrasto dei carabinieri del Gruppo di Locri ai reati in materia di stupefacenti. Domenica scorsa, i militari della Compagnia di Bianco, insieme ai Cacciatori di Calabria, coordinati dalla Procura di Locri, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di cinque persone del luogo, accusato di aver curato e coltivato una piantagione composta da oltre 1.800 piante di marijuana, in un’area demaniale a Ferruzzano (Reggio Calabria).

L’operazione dei carabinieri arriva a conclusione di un’indagine lampo, svolta dalle stazioni di Africo Nuovo e Bruzzano Zeffirio insieme ai Cacciatori di Calabria, i quali, nel mese di aprile, avevano scoperto, a Ferruzzano, non lontano dalla Statale 106, tre piazzole già contenenti i primi germogli delle piantine di marijuana. Ben 1.806 le piante in totale, ben suddivise in filari ed alimentate da un efficiente impianto di irrigazione.

I carabinieri hanno quindi deciso di approfondire i controlli. I numerosi servizi di osservazione e l’utilizzo di una telecamera hanno fatto il resto. I militari hanno osservato e documentato cinque soggetti, di età compresa tra 26 e 40 anni, prendersi cura delle piante.

L’ordinanza ha interessato cinque soggetti, tutti residenti in zona, tra Brancaleone, Bruzzano, San Luca e Bovalino. Le piante, secondo una prima stima, se avessero raggiunto la massima crescita (due metri), avrebbero consentito di ricavare circa una tonnellata di marijuana, che sul mercato nero dello stupefacente, visto l’attuale prezzo medio di 8 euro al grammo, avrebbero fruttato, allo spaccio al dettaglio, un ricavo pari a otto milioni di euro. I cinque, però, sono stati beccati. Dovranno ora rispondere, davanti al Tribunale di Locri, di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.

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mercoledì, 3 Giugno 2020 - 08:26
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