Il caso di Maddie Mc Cann è arrivato ad una tragica svolta. E’ in prigione in Germania un uomo accusato di pedofilia e sospettato per la morte della piccola, scomparsa misteriosamente da un albergo mentre era in vacanza con i genitori britannici in Portogallo, nel 2007. Tredici anni di teorie, sospetti (anche sui genitori), teorie ai limiti dell’assurdo e ora, secondo inquirenti e media tedeschi, la durissima realtà: non c’è nessuna speranza che la piccola Madailen, che allora aveva 3 anni, sia viva.
La possibile svolta investigativa parte dall’arresto di un 43enne tedesco, in stato di arresto a Kiel. L’uomo, che ha precedenti per reati sessuali, è sospettato di omicidio. All’epoca della scomparsa della bambina viveva ad Algarve, in Portogallo. Gli inquirenti sperano adesso di avere segnalazioni e nuovi indizi fra la gente che è entrata in contatto con lui. Il portavoce della Procura ha rilasciato una breve dichiarazione, la stessa di ieri, e non ha risposto a domande, chiedendo comprensione ai giornalisti: nella fase attuale delle indagini non è possibile neppure tenere una conferenza stampa, ha spiegato, secondo quanto riportano i media tedeschi.
«Pensiamo che Maddie sia morta – ha detto, secondo quanto riportato da Skynews, il procuratore tedesco che sta indagando sull’ultima pista nel caso della bambina inglese.
Il presunto pedofilo era stato arrestato in Italia, a Milano, nel settembre del 2017. Era stato condanato per possesso di materiale pedopornografico e abusi su minori. Fermato nel capoluogo lombardo in esecuzione di un mandato di arresto internazionale per droga, era stato consegnato alle autorità tedesche nell’ottobre del 2018.
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venerdì, 5 Giugno 2020 - 10:33
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