Sì ai bagni ‘distanziati’, no ai balli ed agli happy hour affollati: ecco le nuove regole per le vacanze in spiaggia

spiaggia

Dimentichiamo, almeno per un po’, gli happyhour al tramonto sulla spiaggia: tutti vicini e con un drink in mano a ballare sull’ultimo successo dell’estate. Troppi rischi per un Paese che sta faticosamente uscendo da un’emergenza sanitaria mai registrata prima. L’Istituto superiore della Sanità detta dunque le regole per una vacanza in spiaggia sicura. Sì ai bagni in mare ma a distanza di sicurezza per evitare i rischi di contagio, mascherine in spiaggia quando il distanziamento sia impossibile e misurazione della temperatura ad ospiti e personale dei lidi: queste le regole di base stabilite nel “Rapporto sulle attività di balneazione e la diffusione del SARS-CoV-2”. Un rapporto che spiega: «Assume scarsa rilevanza il rischio correlato alla potenziale contaminazione delle acque» da reflui presenti a monte dell’area di balneazione o diffusi da imbarcazioni perché «le misure di controllo e monitoraggio ma anche la suscettibilità del virus alle variabili ambientali rendono trascurabile il rischio».

In spiaggia vietati gli assembramenti, le feste e gli eventi musicali se non solo di ascolto quindi senza ballare. Gli accessi agli stabilimenti attrezzati prevedono la prenotazione, mentre per le spiagge libere, dove la sorveglianza risulta di difficile praticabilità, sono chiamati i sindaci e gli altri enti locali competenti ad applicare le forme di riduzione del rischio.

Poco soddisfatti proprio i primi cittadini che lamentano di essere stati esclusi dalle decisioni dell’Iss: «Noi – dice Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci – esclusi dalle decisioni», su «regole complicate». Impossibile, dice Decaro, delegare ai sindaci il rispetto delle stesse decisioni sulle spiagge libere in particolare  vista la carenza di risorse.

La pubblicazione del Gruppo di lavoro ambiente-rifiuti Covid-19 in collaborazione con ministero della Salute, Inail, Coordinamento di prevenzione della Conferenza Stato-Regioni e degli esperti delle Arpa ha come obiettivo l’innalzamento del livello di sicurezza in vista della stagione balneare.   Le raccomandazioni riguardano sia gli stabilimenti che i bagnanti. A cominciare dalla prenotazione dell’accesso agli stabilimenti (anche online) per fasce orarie e registrazione degli utenti per rintracciare eventuali contatti in seguito a contagi. L’elenco delle presenze dovrà essere tenuto dalle strutture per almeno 14 giorni e nel rispetto della normativa sulla privacy. L’Iss sottolinea che spiagge, terreni, arenili o ambienti naturali non devono essere trattati in alcun caso con prodotti biocidi.

Il distanziamento deve essere di almeno 1 metro tra persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare, e in ogni circostanza anche durante la balneazione. Permane la responsabilità di vigilanza sul distanziamento dei bambini.

La pulizia, con regolarità almeno giornaliera, riguarda tutte le superfici, gli arredi delle cabine e le aree comuni; va fatta in modo regolare e frequente la sanificazione delle attrezzature (sedie, sdraio, lettini, inclusi galleggianti e natanti), oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo delle strutture come cabine-doccia singole e spogliatoi quando non sia possibile assicurare una disinfezione tra un ospite e l’altro. Ai bagnanti verranno forniti disinfettanti per l’igiene delle mani, mentre il personale dovrà essere dotato di dispositivi di sicurezza personale (mascherine, schermi facciali, guanti) e dovrà utilizzarli obbligatoriamente in caso di contatti ravvicinati con i bagnanti. Le mascherine dovranno essere smaltite con i rifiuti indifferenziati. Cartelloni e locandine indicheranno le regole comportamentali.

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venerdì, 5 Giugno 2020 - 09:13
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