Portici, gli ultras dichiarano guerra al neo patron della squadra Emanuele Filiberto: «I Savoia qui sempre indesiderati»

Lo striscione degli Ultras Portici in via IV Novembre (foto Movimento Neoborbonico/Facebook)


La holding di Casa Savoia compra il Portici calcio, e in città compare striscione ostile degli ultrà. «Questa cordata – si legge – appartiene ad una casata da noi sempre avversata. La vostra presenza sarà sempre indesiderata».

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La scritta si trova in via IV Novembre, all’altezza dell’incrocio con via Diaz. Lo striscione è fissato su un’inferriata. Il gesto è abbastanza chiaro. La foto è stata rilanciata dalla pagina Facebook del Movimento Neoborbonico.

Ad annunciare l’acquisto del Portici 1906, è stato a fine giugno Emanuele Filiberto di Savoia. La notizia è stata diffusa il giorno dopo l’intitolazione al re Carlo di Borbone, a Portici, della piazza su cui sorge la Reggia borbonica.

«Da porticese orgoglioso, e da borbonico convinto, non per un ritorno di una monarchia ma per la valorizzazione del nostro passato che per anni è stato nascosto – commenta Emilio Caserta, responsabile giovanile del Movimento Neoborbonico – applaudo allo striscione degli ultras del Portici, che in primis hanno deciso di difendere la loro storia e solo dopo la loro squadra. Emanuele Filiberto di Savoia non è il colpevole diretto di ciò che è accaduto al Sud, il saccheggio, l’inizio della questione meridionale firmata Savoia ed il dramma dell’emigrazione dalla nostra terra che mai si è arrestata, è però colpevole morale nel momento in cui non prende le distanze dalle azioni che la sua famiglia ha attuato nei confronti del Sud nel 1861 e poi a tutta Italia nella prima metà del ‘900».

«Insomma, come potrebbe – si chiede l’esponente neoborbonico – , da presidente del Portici, ammirare il palazzo Reale borbonico oggi svuotato dalla sua famiglia, quei boschi, quelle strade che hanno visto morti, quel porto borbonico del Granatello, ma soprattutto quella che un tempo fu la prima ferrovia Napoli-Portici, oggi abbandonata, ed ancor di più come potrebbe fare finta di nulla passeggiando per le antiche officine di Pietrarsa, vero orgoglio per la nostra terra, con oltre 1000 lavoratori alcuni dei quali morirono per difendere il proprio diritto al lavoro dopo l’unità d’Italia? Come potrebbe fare finta di nulla passando davanti a quella lapide dedicata a quei defunti? Ecco cosa significa essere un Savoia in giro per Napoli, per Portici e per il Sud. Cominciasse a chiedere scusa ai napoletani, cambierebbe la storia e volteremmo realmente pagina». Caserta chiosa: «Per questo mi congratulo con i tifosi del Portici (miei concittadini), che è e resta borbonica, forse molto più di tante altre città del Sud».

sabato, 1 Luglio 2023 - 20:55
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