Negozi aperti fino a tardi, coprifuoco soft, tornano bar e ristoranti: col nuovo Dpcm il Governo prova a salvare il Natale

shopping di Natale
Shopping natalizio: quest'anno sarà all'insegna delle misure del Governo

Le date da cerchiare in rosso sono due: il 27 novembre, quando si avrà una revisione della mappa del rischio con l’allentamento delle misure in Lombardia e Piemonte che sono in zona rossa dal 4 novembre; e il 3 dicembre, quando scadranno le misure previste nell’ultimo Dpcm firmato da Giuseppe Conte. Nell’arco di quella settimana cruciale, e sempre tenendo conto della risposta del virus e delle strutture sanitarie, potrebbe arrivare l’ammorbidimento delle misure restrittive attualmente in vigore. Un allentamento che va dall’apertura fino a sera tardi dei negozi alla riapertura di bar e ristoranti fino all’allungamento dell’orario di coprifuoco. Disposizioni che, giocoforza, si basano anche su un altro aspetto determinante: questo è il mese delle festività natalizie che, nonostante gli inviti a un Natale rigoroso e spirituale del premier Conte, è comunque un periodo di uscite, shopping, regali, promozioni. Anche questo aspetto verrà tenuto in conto, per evitare che la già esausta economia italiana, danneggiata nelle zone rosse dal lockdown durante i giorni del black Friday, subisca anche lo schiaffo di Natale.

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Passando dunque alle possibili modifiche nelle restrizioni, ampiamente anticipate dal Corriere della Sera, come detto la prima riguarda le zone rosse che potrebbero essere ‘riaperte’ tra il 27 novembre e il 3 dicembre, in considerazione sempre dell’indice R con T (indice di trasmissibilità del virus). Il secondo intervento riguarda i negozi, per i quali un nuovo Dpcm potrebbe prevedere l’apertura fino alle 22 per consentire ai consumatori di diluire il tempo da impiegare per shopping e regali in modo da evitare assembramenti da ‘corsa al regalo’ e dare respiro, soprattutto, ai commercianti. Ovviamente, allungando gli orari dei negozi si allungherà anche quello del coprifuoco: non più dalle 22 alle 5 come ora ma dalle 23 o 24. Dovrebbero riaprire anche bar, ristoranti, pasticcerie, pub ma con obbligo di distanziamento e limite di 4 persone a tavola.

Non dovrebbe cadere il blocco della mobilità tra Regioni in fascia rossa o arancione nemmeno durante le festività di Natale. L’intenzione è quella di evitare le scene del marzo scorso, il cosiddetto esodo dal Nord di lavoratori che hanno preferito tornare nelle loro Regioni di origine, così come tanti studenti, e di continuare a seguire lezioni o lavorare da remoto. Rsterà anche il divieto di assembramento e di feste pubbliche e private. Ovviamente per i cittadini si tratterà di una raccomandazione e non di un ‘divieto di cenone’: pochi parenti a casa durante le feste, soprattutto se si è anziani.

Infine verrà mantenuta la chiusura di palestre e centri sportivi, impianti sciistici e piscine. Qui il Governo non vuole sentire le ragioni delle Regioni, soprattutto di quelle del Nord che hanno piste da sci e vorrebbero salvare la stagione.

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venerdì, 20 Novembre 2020 - 08:47
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