Caos candidature nel Pd, è Ferragosto di fuoco: la direzione nazionale slitta di 4 ore


Nel Pd è caos candidature. Slitta dalle 11 alle 15 di oggi, giornata di Ferragosto, la direzione nazionale del partito, convocata dal segretario Enrico Letta, per chiudere le liste per le Politiche del prossimo 25 settembre.

Ufficialmente non ci sono motivazioni, per il rinvio della riunione. Ma nelle ultime ore sono trapelati malumori, in tutte le regioni, per le esclusioni “eccellenti”. Un malessere profondo scuote i dem, per le scelte dei listini e dei collegi uninominali.

A pesare sono diversi fattori: il numero di posti ridotti, a causa della riforma costituzionale “taglia parlamentari”, che diminuisce di un terzo i seggi disponibili; il “diritto di tribuna” concesso agli alleati – Da Impegno Civico di Di Maio al tandem Sinistra Italiana-Europa Verde, fino a + Europa della Bonino -: una congerie di “cespugli” di coalizione, che reclamano spazi nei collegi, per gli accordi elettorali. In Campania è lotta tra i capibastone, e la tensione è a mille.

Ma anche altrove il quadro descrive nervi a fior di pelle. A Bologna, ad esempio, la base dem è in subbuglio per la ricandidatura di Pierferdinando Casini, già eletto nell’ultima legislatura col Pd. Per difendere l’ex presidente della Camera – parlamentare dal 1983 – è sceso in campo Letta in persona, con una lettera all’edizione locale di Repubblica. Il segretario del Pd giustifica la candidatura di Casini, nel collegio uninominale di Bologna, come una “voce” a difesa della Carta Costituzionale, che il centrodestra potrebbe cambiare. Ma la motivazione continua a non convincere molti militanti.

lunedì, 15 Agosto 2022 - 13:16
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