Processo sportivo plusvalenze, per la Juventus il procuratore Chiné chiede 9 punti di penalizzazione

Juve e Agnelli
Andrea Agnelli (foto Kontrolab) e la sede della Juve (foto della pagina ufficiale Twitter del club)

Processo sportivo sul caso plusvalenze, il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chiné, ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus nell’udienza davanti alla Corte d’appello federale per l’istanza di revocazione contro l’assoluzione di 9 club, tra cui la stessa Juve, nel procedimento sulle plusvalenze dello scorso maggio.

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Chiné ha inoltre chiesto l’inibizione di 16 mesi per l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli, di 20 mesi e 10 giorni per l’ex dirigente Juve, ora al Tottenham, Fabio Paratici, di 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, di 10 mesi e 20 giorni per il ds bianconero Federico Cherubini.

Nei confronti della Juventus – da quanto si apprende -, la procura federale intenderebbe rendere l’eventuale sanzione ‘afflittiva’. Cioè, sanzionare la società nel corso di questo campionato, portandola virtualmente fuori dalla lotta per un posto in Europa. Nei confronti delle altre società coinvolte (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara) rimangono invariate le richieste formulate dalla procura federale, nel processo dello scorso maggio sulle plusvalenze: solo sanzioni.

La discussione è cominciata alle 12,50 da remoto, presso la Corte federale d’Appello a sezioni unite. L’istanza di Chiné è relativa alla riapertura del caso plusvalenze, già chiuso con una sentenza sportiva di assoluzione 8 mesi fa. Nella vicenda sono coinvolti anche 52 dirigenti o ex dirigenti. Per prima cosa, è stata perciò discussa l’ammissibilità del ricorso di revocazione, su cui si è registrato il disco verde della Corte federale.

venerdì, 20 Gennaio 2023 - 14:02
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