Scontro motoscafo-veliero, skipper indagato per omicidio colposo e naufragio: il punto sulle indagini

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La 45enne Adrienne Vaughan morta in un incidene in mare in Costiera Amalfitana

Com’è possibile che lo skipper Elio Persico non s’è accorto del ‘Tortuga’, un veliero di ben 45 metri? Com’è possibile che non s’è reso conto che con la rotta seguita, il motoscafo da lui guidato si sarebbe inevitabilmente scontrato con quella grossa imbarcazione? Distrazione, alterazione o motivi di natura tecnica?

Sono tutte le domande alle quali dovrà rispondere la procura della Repubblica di Salerno. Persico è indagato, a piede libero, per naufragio colposo e omicidio colposo, ossia l’omicidio della 45enne newyorkese Adrienne Vaughan. La donna, dal 2021 presidente della casa editrice che ha pubblicato i romanzi incentrati su Harry Potter, stava prendendo il sole a prua del motoscafo condotto da Persico quando si è verificata la collisione con il veliero: è volata via sotto gli occhi del marito Mike, rimasto ferito ma non in modo grave (è stato operato a una spalla) e dei figli, Leanna di 12 anni e Mason di 8 anni, che sono rimasti illesi ma sotto choc. Anche Leanna è stata sbalzata in acqua, s’è aggrappata a un salvagente colorato prontamente lanciato da qualcuno a bordo del Tortuga. Adrienne non ce l’ha fatta, perché è rimasta impigliata nell’elica.

Sul punto va capito quando è successo, se subito dopo l’essere finita in mare o quando Persico ha fatto retromarcia, benché consapevole del fatto che due persone fossero cadute dal gozzo. Va inoltre chiarito se Persico fosse lucido oppure no: sottoposto nell’immediata agli esami tossicologici e alcolemici, Persico è risultato positivo alla cocaina e all’alcol ma le sostanze erano in quantità minima. Lo stesso procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli sul punto non si è sbilanciato, osservando che una consulenza dovrà stabilire l’incidenza sui riflessi di Persico. «I dati in sé sono non necessariamente significativi – ha osservato il magistrato – I risultati sono attualmente sottoposti al vaglio di un consulente della procura della Repubblica, occorrendo verificare, in concreto, l’incidenza dei risultati sulla capacità, poi, del soggetto indagato. Quindi, la loro efficacia causale ai fini della determinazione del sinistro. Cosa che è tutta da verificare. Sul punto fornirà un contributo importante quella che è la consulenza che nel frattempo è stata disposta».

Inoltre la procura lavorerà alla «possibilità di ricostruire rotta e velocità delle due imbarcazioni anche attraverso l’eventuale presenza e l’eventuale funzionamento di apparati tecnici presenti sulle due imbarcazioni». «La motonave Tortuga – ha spiegato il procuratore Borrelli – aveva un apparato Ais che consente il tracciamento di rotta e velocità. Ora occorre verificare se questo apparato fosse presente anche sul gozzo e se, essendo presente un tipo di apparato del genere, questo consenta di ricostruire rotta e velocità. Sono circostanze tecniche sulle quali lavoreremo nei prossimi due o tre giorni». Infine accertamenti saranno condotti sul telefono in possesso di Persico. La procura ha già acquisto la testimonianza delle 70 persone a bordo del Tortuga, dove si stava festeggiando una coppia sposata; ha già acquisito anche qualche video girato sull’impatto. Nei prossimi giorni riascolterà il marito della vittima, che è stato operato alla spalla e ora si trova in ospedale. I figli della turista morta sono invece nella struttura ricettiva che li ospitava, li ha raggiunti il nonno.

sabato, 5 Agosto 2023 - 16:57
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