L’estate degli scontrini folli: dal toast tagliato al “caffè con l’esperienza”, prezzi pazzi e indignati sui social


Prezzi pazzi, consumatori infuriati, e indignazione che corre sui social, postando foto delle ricevute incriminate. Quella 2023 sarà ricordata come l’estate degli scontrini folli.

In principio fu Como, dove un utente di Tripadvisor si lamenta come il bar in provincia dove si è fermato durante una passeggiata gli abbia fatto pagare 2 euro per il solo fatto di aver diviso un toast da consumare con la persona alla quale era accompagnato. Come riporta La provincia di Como la vicenda è avvenuta a Gera Lario. Ordinato un toast vegetariano con patatine, da bere e un caffè, il cliente ha pagato 15.70 euro. A stupirlo è stata la voce sullo scontrino: «Diviso a metà». Scrive: «Il formato del toast viene servito già tagliato in due esatte metà. Eravamo in due persone e abbiamo chiesto un toast che al tavolo avremmo mangiato in due. Ma dobbiamo pagare perché ci siamo divisi in due il toast ? Incredibile ma vero…». Il gestore del bar si difende: «Se un cliente mi chiede di fare due porzioni di un toast devo usare due piattini, due tovaglioli e andare al tavolo impegnando due mani. È vero che il cliente ha sempre ragione, ma è altrettanto vero che le richieste supplementari hanno un costo». Così è se vi pare.

SAN TEODORO, 18 EURO PER DUE PANINI E DUE CAFFÈ
A San Teodoro (Sardegna), un chiosco fa pagare 18 euro due panini con il salame e due caffè. A rendere noto l’accaduto sono due turisti di Firenze che in vacanza sulla costa nord orientale dell’isola protestano per il conto di un bar. E se pagare 12 euro per i panini e 6 per i caffè non sembrava già abbastanza, ad aggravare il tutto c’è anche l’assenza dello scontrino. Sconcertanti si sono rivolti all’associazione Giustitalia che si occupa della tutela dei consumatori e dei cittadini.

60 EURO PER DUE CAFFE’ A PORTO CERVO
Siamo a Porto Cervo, in Sardegna, capitale vip della Costa Smeralda. La polemica scoppia per il prezzo pagato da due turisti romani: due espressi accompagnati da due coppe di cioccolatini 60 euro. I clienti hanno chiesto spiegazioni e, secondo loro, «la giustificazione dei gestori è stata che non si tratta di un semplice caffè ma una esperienza», come riportato dal Corriere della Sera.

VERONA, SPRITZ E TRAMEZZINI A 26 EURO
A Verona in piazza Bra, due passi dall’Arena, il fumettista e illustratore vicentino Davide “Charlie” Ceccon denuncia su Facebook: «Ieri mi sono fatto una gita con una persona, a Verona, in centro nei tavolini esterni, con vista sulla piazza dell’Arena. Visto il menù abbiamo optato per due tramezzini, un prosciutto e funghi ed un tonno e pomodori e due spritz […] Fine. Come da scontrino si evince che ho speso 26 euro, dove in un bar a Vicenza costa un euro e venti il tramezzino e due euro e cinquanta lo spritz, dunque totale 7,40 euro contro 26 di questi».

FINALE LIGURE, LE TROFIE A 18 EURO
«Un piatto di trofie al pesto 18 euro, la mamma chiede un piattino per farne assaggiare un po’ anche alla bambina di tre anni che ha già mangiato. Sul conto le mettono due euro per il piattino. Tra l’altro avendole già messo in conto il coperto». Siamo in un’osterua di Finale Ligure, e un post della blogger Selvaggia Lucarelli tracima indignazione, a correndo della foto dello scontrino. La vicenda avviene il 23 luglio e vede protagonisti una famiglia composta da mamma, papà e figlioletta al seguito.

MARANELLO: 825 EURO PER UNA CENA A BASE DI TIGELLE
825 euro per una cena a base di tigelle e gnocco fritto. Nella serata del 9 agosto scorso in un chiosco di Maranello (Modena) ai clienti verrebbe presentato un conto extra large, e scoppia la lite tra ristoratore e un gruppo di oltre 20 persone. Dopo una “trattativa”, si scende a 585 euro, ovvero 23,5 euro a testa. Tuttavia, le versioni di parte divergono. Il tavolo sosteneva di essere in 24, compreso 11 bambini anche piccoli, il proprietario afferma che erano in 25 con alcuni minorenni che hanno comunque mangiato come gli adulti. Sul conto iniziale, il titolare dice che ammontava a 620 euro, precisando come – a suo parere – non fosse «davvero eccessivo».

ALBA, DUE CUCCHIAINI COL SOVRAPPREZZO
Chiedono due cucchiai per assaggiare il dolce -una crema catalana da 5 euro – e nello scontrino trovano un sovraprezzo di 1.50. Accade ad Alba (Cuneo), dove un utente segnala l’ennesimo prrsunto eccesso, avvenuto in un ristorante-pizzeria. Ma potete scommetterci: non sarà l’ultimo caso.

martedì, 15 Agosto 2023 - 10:05
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