Migranti irregolari, tetto di permanenza nei cpr alzato fino a 18 mesi

Migranti (foto kontrolab)

Migranti irregolari, si alza il tetto di permanenza nei cpr in Italia. L’ultimo consiglio dei ministri ha stabilito, per i non richiedenti asilo, che potranno essere trattenuti nei centri di permanenza per i rimpatri fino a 18 mesi. Fino a oggi il tempo di permanenza era di 3 mesi, prorogabile di altri 45 giorni per i cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto accordi con l’Italia sui rimpatri. Il limite massimo dei sei mesi era raggiungibile solo nei casi di persone che avessero scontato almeno 90 giorni di detenzione in carcere.

Leggi anche / Nuova strage di migranti nel Mediterraneo: 79 morti in Grecia per il naufragio di un peschereccio

I migranti arrivati in Italia dall’inizio dell’anno sono saliti a 129.869, quasi il doppio di quelli approdati sulle nostre coste nel 2022. Solo in questi ultimi sette giorni gli arrivi sono stati oltre 14mila. Un trend che ha mandato in crisi l’isola di Lampedusa. Anche con le norme approvate dal cdm, non possono essere né respinti né espulsi i richiedenti la protezione internazionale che hanno diritto a essere accolti e a ottenere l’esame e una pronuncia definitiva sulla domanda di protezione. Al termine dell’iter in caso di esito negativo si può procedere al rimpatrio.


Fanno eccezione le procedure accelerate di frontiera, applicabili nei confronti di stranieri provenienti da Paesi di origine sicuri che, durante lo svolgimento della procedura per la valutazione della richiesta d’asilo, possono essere trattenuti per consentirne il rimpatrio in caso di diniego, evitando che si disperdano sul territorio nazionale. Il trattenimento, in questo caso, deve essere disposto, previa convalida giurisdizionale, in apposite sezioni degli hotspot o in strutture analoghe sul territorio nazionale o, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati, nei cpr.

Ad oggi i centri sono presenti in sette Regioni: Puglia con Bari e Brindisi, Sicilia con Trapani e Caltanissetta, il Lazio con Roma, la Basilicata con Potenza, il Friuli Venezia Giulia con il noto centro di Gradisca d’Isonzo, la Lombardia con Milano e la Sardegna con Macomer.

Per raggiungere l’obiettivo di averne almeno uno per regione, si prevede l’approvazione, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di un piano per la costruzione, da parte del Genio militare, di ulteriori cpr, da realizzare in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili. Nel prossimo cdm, inoltre, dovrebbe esserci un altro decreto con la stretta sui falsi minorenni e canali differenziati per l’ingresso di donne, bambini e under 14

martedì, 19 Settembre 2023 - 21:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA