Omicidio Giulia Cecchettin, vittima ha lottato per 25 minuti. Turetta estradato in pochi giorni. Gip: «Può rifarlo»

Gilia Cecchettin e Filippo Turetta

La richiesta italiana di consegna di Filippo Turetta è stata formulata ma, in attesa della ricezione in Germania, la Procura generale competente, quella di Naumburg, si aspetta che l’indagato venga tradotto «in alcuni giorni». Lo ha riferito all’Ansa il portavoce della Procura generale della città della Sassonia Anhalt, il procuratore generale Klaus Tewes. Per il giovane accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, peraltro, «sussiste il pericolo che reiteri condotte violente nei confronti di altre donne» afferma l’ordinanza di custodia cautelare del gip di Venezia, datata 20 novembre.

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Secondo il giudice «l’inaudita ferocia» di Turetta ne dimostrerebbe «la totale incapacità di autocontrollo». L’ordinanza ricostruisce l’agghiacciante sequenza dell’omicidio. La vittima ha lottato per quasi 25 minuti, ha cercato di correre. Accoltellata, inseguita e buttata a terra dall’assassino, ha battuto la testa sullo spigolo di un marciapiede.

Ormai agonizzante è stata buttata nell’auto che ha vagato tra Veneto e Friuli, infine abbandonata dentro un bosco, con sopra un sacco di tela. In otto pagine il gip ripercorre gli orari di una doppia aggressione tra Vigonovo, a pochi metri da casa, e poi nella strada industriale di Fossò, da cui è poi iniziata la fuga dell’automobile.

martedì, 21 Novembre 2023 - 22:06
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