Afragola, uccisa a Capodanno da proiettile vagante mentre è in casa di parenti. Episodio analogo a Forcella: ferita 50enne

Pistola Legittima Difesa
di Laura Nazzari

La storia nulla insegna e le morti drammatiche di Giuseppe Veropalumbo e Nicola Sarpa diventano solo dei tristi numeri scolpiti nella memoria dei cronisti e dei parenti che non possono più abbracciare i loro cari.

Il Capodanno 2024 a Napoli segna altri due gravi episodi di festeggiamenti a colpi d’arma da fuoco. Una donna di 45 anni, Concetta Russo, è morta in ospedale questa mattina, intorno alle 9, per la gravità delle ferite riportate mentre festeggiava in casa di parenti ad Afragola. Concetta è stata colpita alla testa da un proiettile vagante e per lei non c’è stata nulla da fare. Nativa di Napoli, la 45enne si era trasferita a Pantigliate, comune nell’area metropolitana di Milano: si trovava ad Afragola in vacanza per ricongiungersi con i parenti in occasione delle feste. Sull’episodio indagano carabinieri di Afragola e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna: ascoltate le persone presenti in casa, circa una decina. Nessuna pista, in queste fasi iniziali, è ovviamente esclusa ma l’ipotesi più accreditata è quella di un incidente maturato all’interno della stessa abitazione dove si trovava Concetta.

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E’, invece, ricoverata in prognosi riservata una donna di 50 anni che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata raggiunta da un proiettile vagante al fianco mentre si trovava sul ballatoio della sua abitazione a Forcella, quartiere di Napoli. Le indagini sono affidate dalla polizia.

Fatti che inevitabilmente riportano alla memoria le storie di Giuseppe Veropalumbo e di Nicola Sarpa. Nella notte tra il 31 dicembre 2007 e il primo gennaio 2008, il 30enne Giuseppe Veropalumbo fu ucciso da un proiettile vagante che lo raggiunse mentre il giovane si trovava in casa sua, a Torre Annunziata, e stava festeggiando con la famiglia. Le indagini coordinate dalla procura della Repubblica oplontina sono riuscite a ricostruire la traiettoria del colpo ma non sono riuscite a identificare con certezza il colpevole. Nella notte tra filo 31 dicembre 2008 e il primo gennaio 2009, a Napoli, rimase ucciso da un proiettile vagante il 25enne Nicola Sarpa: il giovane si era affacciato al balcone di casa, ai Quartieri spagnoli, per richiamare in casa il fratellino più piccolo che era sceso in strada a festeggiare. Fu questione di istanti. A sparare fu Manuela Terracciano, figlia dell’allora boss dei Quartieri spagnoli Salvatore Terracciano ‘o nirone: Teracciano, è stato certificato da una sentenza di condanna, stava festeggiando il Capodanno sparando colpi di pistola a casaccio.

lunedì, 1 Gennaio 2024 - 14:11
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