Appalti e corruzione a Palma Campania, il gip: da sindaco «gestione personalistica, decisioni orientate per favorire privati»

Tribunale Nola
Il palazzo di giustizia di Nola

Il sindaco di Palma Campania Aniello Donnarumma, sottoposto questa mattina agli arresti domiciliari, ha «assunto una gestione fortemente personalistica della cosa pubblica, orientando le decisioni, anche quelle prettamente discrezionali e tecniche, dei propri dirigenti, non sempre nell’interesse della collettività ma piuttosto nell’interesse dei privati». E’ quanto scrive il giudice per le indagini preliminari Teresa Valentino del Tribunale di Nola nel tirare le somme delle quasi 500 pagine di ordinanza di custodia cautelare sull’inchiesta appalti e corruzioni che ha terremotato il Comune di Palma Campania e creato un nuovo imbarazzo in Fratelli d’Italia.

Nello Donnarumma, 38 anni, è infatti un esponente del partito di Giorgia Meloni e gode di grande considerazione all’interno dello stesso: sino a stamattina era vicecommissario provinciale del partito di Napoli ed era considerato tra i possibili candidati al ruolo di coordinatore provinciale, quando si celebrerà il prossimo congresso locale del partito. La carriera politica, almeno per il momento, si dovrà fermare.

Donnarumma deve fare i conti con le accuse a lui mosse dalla procura di Nola e riassunte in modo duro dal gip Valentino: «Sovente si assiste ad un asservimento della funzione pubblica ad interessi privati», si sottolinea rispetto alla posizione del sindaco. C’è chi, grazie a Donnarumma, avrebbe assunto «in modo illecito l’affidamento del servizio di social marketing»; chi avrebbe attenuto «un rimborso per la demolizione di un chiosco»; chi avrebbe strappato «un’assunzione a tempo indeterminato nella polizia municipale». E chi, infine, avrebbe ottenuto «numerosi affidamenti, in violazione delle regole di evidenza pubblica e in cambio della messa a disposizione di posti di lavoro in favore di soggetti segnalati dal primo cittadino e che rappresentano un chiaro tornaconto in termini elettorali».

Le accuse a Donnarumma cadono nell’ambito di una inchiesta che ha portato alla misura cautelare nei confronti di 8 persone. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Donnarumma e per Salvatore Felice Raia, responsabile del quarto e quinto settore del Comune di Palma Campania. Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno invece per l’imprenditore Nunziata Fabrizio, Angelo Miranda, Aniello Sorrentino. Infine divieto di dimora per Monica Ventura (che è stata responsabile unico di uno dei procedimenti di gara oggetto dell’inchiesta), Nicola Borrelli (imprenditore, procuratore speciale per conto della Md) e Luigia Barone, dipendente di una impresa che avrebbe ottenuto una procedura di gara.

martedì, 9 Gennaio 2024 - 15:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA