Napoli, corteo e convegno per dire “basta ai suicidi in carcere”. Nel sabato di protesta, in piazza anche il Pd

di Lana

Sarà una giornata di protesta. E di appelli al Governo per fermare il contatore delle morti in carceri che dall’inizio del 2024 corre veloce, troppo veloce. Sabato, 16 marzo, a Napoli si alza la voce. Con un corteo e poi nel pomeriggio con un dibattito. Si comincia alle 10.30: il Centro di Pastorale carceraria della Diocesi di Napoli, insieme con l’associazione Liberi di Volare onlus e con l’associazione Sbarre di Zucchero, muoveranno da piazza Cenni, dinanzi all’ingresso principale del Palazzo di giustizia di Napoli, e si dirigeranno in corteo verso l’ingresso della casa circondariale “Giuseppe Salvia” di Poggioreale. Dicono “basta ai suicidi” in carcere”, sia i suicidi dei detenuti che quelli di agenti della Penitenziaria.

Prenderanno parte all’iniziativa: padre Alex Zanotelli, Livio Ferrari del movimento No Prison, don Franco Esposito, direttore della Pastorale Carceraria; Samuele Ciambriello, garante dei detenuti per la Regione Campania; Monica Bizaj, presidente dell’associazione Sbarre di Zucchero; Valentina Ilardi, dell’associazione Liberi di Volare onlus.

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Aderiranno al corteo anche esponenti del Pd, come sottolineato in una nota congiunta da Antonio Misiani, commissario Pd Campania, e Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd. «Le istituzioni e le forze politiche sono chiamate a rispondere al drammatico segnale di allarme che lanciano, ancora una volta, le associazioni e il mondo della Chiesa sulla situazione al limite delle Carceri nel nostro Paese – dicono Misiani e Serracchiani -. I numeri crescenti di suicidi sono solo la punta di iceberg di un disagio insopportabile e di una condizione delle carceri italiane, dove troppo spesso vige solo disperazione e abbandono». «Il Partito democratico sta prestando grande attenzione al tema delle condizioni di vita e di lavoro nelle carceri, a cui abbiamo dedicato una iniziativa nazionale l’8 febbraio scorso – ricordano -. E, per questo, sottolineiamo il valore della giornata del 16 marzo a Napoli con l’impegno di costruire un fronte ampio in Parlamento per giungere, così, ad una umanizzazione e una visione rieducativa e costruttiva (art. 27 della Costituzione) della pena con interventi efficaci volti a migliorare le condizioni di vita dei detenuti e a contrastare politiche fondate su una visione punitiva e arcaica del carcere. E, allo stesso tempo tutelare e valorizzare il lavoro degli operatori penitenziari. E’ tempo di mettere in campo una strategia per uscire dall’emergenza».

«Il problema carcere, con la sua violenza e le sue morti, è un problema di tutti – osserva don Franco Esposito -. Questa manifestazione vuole scuotere le coscienze per i tanti “forse uccisi dalla disperazione, dalla paura o dalla violenza di qualcuno”, ma sicuramente lasciati morire dalla violenza di una istituzione “di potere”, che troppo spesso pensando alla pena da fare espiare dimentica l’umano da salvare». Con la manifestazione si vuole richiamare l’attenzione della politica: «Sul tema della giustizia mediatica, sulle intercettazioni, sulle sue barbarie, sulla custodia cautelare, sui suicidi in carcere, sul sovraffollamento, sull’aumento dei giorni di liberazione anticipata e gli errori giudiziari è calato da tempo un silenzio. Eppure, c’è un numero sproporzionato di persone private della loro libertà contro le regole del diritto. Quasi la metà delle custodie preventive sono indebite ed illegittime. Migliaia di persone devono scontare meno di due anni di carcere e non hanno misure alternative e i tempi della giustizia si allungano», dice Samuele Ciambriello, garante dei detenuti per la Campania.

Nel pomeriggio, presso la sede dell’associazione Liberi di volare onlus (via Buonomo 39, Napoli) si terrà il convegno organizzato dalla rete nazionale Sbarre di Zucchero, sulle drammatiche condizioni delle carceri. Alla tavola rotonda, moderata da Andrea Aversa (giornalista de L’Unità), interverranno don Franco Esposito, Samuele Ciambriello, Ciro Corona, fondatore di (R)esistenza anticamorra, don Tonino Palmese, garante dei detenuti di Napoli, Stefano Vecchio, presidente del Forum Droghe. Previste le testimonianze degli ospiti della casa di accoglienza della Pastorale carceraria.

giovedì, 14 Marzo 2024 - 22:48
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