Brusciano, post aggressivi contro il prete
Il parroco incontra gli autori delle offese: «Mi hanno chiesto scusa, li perdono»

di Dario Striano

Su Facebook don Salvatore Purcaro, parroco di Brugnano, ieri sera aveva rivolto un appello alle coscienze. Lo aveva rivolto ai criminali e ai camorristi, alla luce dell’operazione antiracket condotta dalle forze dell’ordine nei giorni scorsi nel Napoletano – che aveva portato ad una serie di arresti sul territorio. Quel messaggio pubblicato sui social era chiaro: «Ai camorristi dico “svegliatevi, pentitevi e convertitevi prima che i carabinieri vi sveglino all’alba per arrestarvi”». Un invito, piuttosto che un monito o una denuncia. Eppure quell’invito di legalità era stato anche fortemente contestato. «Fai il prete o il carabiniere?», si legge ancora oggi tra i commenti del post pubblicato dal prete, insieme ad una serie di epiteti molto più offensivi, scritti dai familiari coinvolti nel blitz. Familiari che il prete ha incontrato e che, da buon pastore, ha perdonato. «Li ho appena incontrati dando loro appuntamento a casa di un familiare degli arrestati di ieri – ha scritto don Salvatore – Ho voluto abbracciarli. I toni dei loro post sono stati certamente aggressivi, motivati dalla rabbia accumulata tra ieri e oggi. Abbiamo parlato, i carabinieri accerteranno quelli che sono i reati, ma mi hanno chiesto scusa, hanno apprezzato il mio gesto di entrare in casa loro, e hanno chiesto perdono per i post scritti. Di cuore li ho perdonati e pertanto invito tutti a pregare per loro».

Gli attestati di stima
Fortunatamente, oltre alle offese, erano arrivati anche gli attestati di stima nei confronti del parroco, e non solo da parte della gente di Brusciano, ma anche delle istituzioni, della Chiesa e della politica. Una circostanza che aveva «reso felice» il prete. E così don Salvatore aveva affidato sempre ai social i suoi ringraziamenti. «Con gratitudine insieme alla comunità interparrocchiale di 
Brusciano – ha scritto don Salvatore – accolgo l’abbraccio di solidarietà che molti mi hanno donato. In particolare un grazie al vescovo Francesco Marino per il sostegno e la vicinanza. E’ proprio nella presenza del Vescovo che si coglie il senso del mio intervento che non è un atto isolato ma è parte di un cammino che come chiesa diocesana ci vede impegnati quotidianamente nei territori e non da oggi. Quindi solidarietà e vicinanza a tutti i parroci che svolgono un ruolo preziosissimo nella cultura del bene comune e a servizio dell’onestà».

mercoledì, 27 Giugno 2018 - 20:20
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