Positivo al Coronavirus detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere: isolato un intero reparto, via ai test rapidi

Cella Carcere

Dopo il personale medico (un dirigente medico e due infermieri), nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il contagio da Coronavirus tocca anche un detenuto. L’ex deputato regionale siciliano Paolo Ruggirello è risultato positivo al Covid 19 ed è stato trasferito all’ospedale Cotugno di Napoli. La circostanza è stata resa nota dalla sorella Bice, avvisata dai carabinieri, e confermata dal garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello. Ruggirello, secondo quanto racconta la sorella, stava vale da circa dieci giorni ma nessuno aveva informato la donna sulle condizioni dell’ex politico nonostante l’invio di una Pec per chiedere informazioni. La figlia di Ruggirello, Monica, chiede che si «faccia chiarezza sugli inammissibili ritardi».

Ruggirello è detenuto per un’accusa di associazione di stampo mafioso ed era ristretto nel reparto di alta sicurezza. Il reparto è stato isolato e sono cominciati i test rapidi per i 131 detenuti e per i 54 agenti della Polizia Penitenziaria che vi operano. «Il mio primo pensiero va all’uomo e ai suoi familiari, ha detto il Ciambriello e a tutti coloro che sono ristretti e al personale del carcere. Verificheremo che siano adottare tutte le misure necessarie a tutela della salute e daremo tutta la nostra collaborazione istituzionale».

«Ciò detto – ha proseguito – occorre lucidità e coraggio. Questo episodio dimostra che è concreto ed attuale il rischio epidemico nelle carceri, bisogna affrontare con lucidità il problema e avere il coraggio di sostenere misure detentive alternative al carcere per alleggerire la pressione del sovraffollamento. È possibile garantire le esigenze di sicurezza sociale e la tutela della salute dei detenuti e del personale penitenziario. Non c’è tempo da perdere, la politica si assuma il coraggio di scelte indispensabili, senza cedere alla demagogia e alla paura».

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domenica, 5 Aprile 2020 - 17:40
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