Bonafede sulla riforma del processo: «Settimana decisiva, momento storico»
Ma l’Ucpi litiga con Anm e resta sola

Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede

«Siamo in una settimana decisiva per la riforma del processo civile e penale». Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede affida a un post su Facebook l’annuncio della svolta nella riforma della Giustizia. Tra oggi e domani «nei due tavoli con avvocati e magistrati, tireremo le fila del lavoro portato avanti fino ad ora», ha sottolineato. Annunciando quindi che «siamo all’ultimo miglio di un percorso che può portare ad un risultato storico per la giustizia del nostro Paese». Bonafede parla ancora di «lavoro proficuo» e di «un terreno comune di confronto fra tutti gli attori in campo». Messa così sembra che si è riusciti a trovare una sintesi tra le posizioni di Governo, magistratura e avvocatura.

Ma gli ultimi eventi raccontano un’altra storia. Raccontano di una magistratura più vicina alle posizioni del Governo (fermo restando la netta contrarierà alla separazione delle carriere, che non rientra però in questo pacchetto di riforme) e dell’Unione delle Camere penali italiane sempre più lontana. Non solo: raccontano di un tentativo di sintesi che l’Unione delle Camere penali e l’Associazione nazionale magistrati avevano cercato di trovare e che, invece, sabato è miseramente naufragato. Con il risultato che l’Unione resta di fatto isolata rispetto al progetto di riforma  e annuncia in una delibera (di sabato scorso) una «lotta dura» nonché la presentazione di proprie proposte in occasione del tavolo del 13 marzo al quale sono stati invitati. Nel numero oggi del quotidiano digital, disponibile su abbonamento, abbiamo raccontato questo spaccato in maniera analitica allo scopo di consentire una lettura compiuta dell’evolversi degli eventi. Per leggere il nostro quotidiano digital (non esiste versione cartacea) basta abbonarsi accedendo alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’. 

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martedì, 12 Marzo 2019 - 11:58
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