Marsala, Nicoletta tradita dagli amici: l’autopsia ha contato dodici coltellate L’amica nega, Bonetta offre altri dettagli

Nicoletta Indelicato, uccisa a coltellate e poi bruciata

Uccisa con 12 coltellate. Uccisa da una mano amica, quella di Carmelo Bonetta con il quale aveva avuto una relazione. E poi bruciata.
A meno di una settimana di distanza dal ritrovamento del corpo carbonizzato di Nicoletta Indelicato (ammazzato sabato scorso), i risultati dell’autopsia disposta dalla procura mettono i primi punti fermi alla dinamica dell’atroce sorte toccata alla 24enne, nata in Romania e adottata a Bucarest venti anni fa, insieme al fratello Cristian, da una coppia di Marsala. Bonetta ha già confessato il delitto, confermando dinanzi al gip le dichiarazioni rese agli investigatori subito dopo l’arresto.

C’è di più: Bonetta ha anche specificato il perché della scelta del luogo del delitto, una zona di campagna in contrada Sant’Onofrio: in quel luogo c’è un’antica cappella abbandonata scavata nella roccia dove lui sapeva che si compiono riti satanici o messe nere. Una circostanza che lascia pensa che Bonetta abbia studiato preventivamente un modo per depistare le indagini e insinuare così il sospetto che la morte di Nicoletta fosse da ricercare in altri ambienti. I chiarimenti offerti da Bonetta complicano adesso la posizione di Margareta Buffa, la 29enne arrestata per il concorso nell’omicidio e migliore amica di Nicoletta Indelicato. Gli investigatori sono certi che il delitto sia stato deciso insieme da Margareta e da Carmelo per una storia di rivalità amorose e gelosie.

Ma Margareta continua a negare, sostenendo che non sapeva quali fossero le intenzioni di Carmelo Bonetta e spiegando che Carmelo si era nascosto nel portabagagli dell’auto (dal quale è uscito sul luogo del delitto per uccidere Nicoletta) ma le aveva detto che voleva fare «uno scherzo» a Nicoletta. Margareta ha, inoltre, aggiunto di essersi fermata con l’auto in quella zona di contrada Sant’Onofrio (era lei che guidava la macchina) perché la vettura aveva subito un «guasto», circostanza questa che fa a pugni con l’agghiacciante ricostruzione di Bonetta. Proprio alla luce delle evidenti discrasie nei due racconti, gli avvocati Natale Pietrafitta e Marcella Buttitta hanno rinunciato a difendere Margareta, mantenendo la sola difesa di Bonetta.

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sabato, 23 Marzo 2019 - 15:38
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