Carabiniere ucciso a Roma, il grande cuore di Mario Rega: «Faceva volontariato, agli ultimi donava i suoi vestiti»

Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a coltellate a Roma mentre era in servizio

Un ragazzo perbene. Che «ha sempre lavorato con grande impegno e amore». Un ragazzo che amava gli altri. E che si impegnava a fondo, per il prossimo, non solo nelle sue vesti di carabinieri. Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso alle 3 di stamattina a Roma da un nordafricano che stava fermando dopo una segnalazione di furto, faceva anche volontariato. «Ogni martedì andava alla stazione Termini per aiutare gli ultimi ai quali dava i suoi vestiti, portava un pasto». Il ricordo del luogotenente Sandro Ottaviani, comandante della stazione dei carabinieri di Roma piazza Farnese dove Rega prestava servizio, è una come una morsa allo stomaco.

«Quattro anni fa aveva ricevuto un encomio per aver accompagnato all’ospedale Bambino Gesù una donna sola e la sua bambina. Faceva pellegrinaggi a Lourdes, a Loreto come barelliere – aggiunge Ottaviani – Agli ultimi donava i suoi vestiti portava loro anche la colazione. Non muore solo un valoroso carabiniere, ma un grande uomo». Mario è stato ucciso con sette coltellate. Una morte che fa rabbia. Che non può non scuotere le coscienze. Un 48enne che viene nel rione Prati ha portato i suoi due figli, Michele e Matilde, sul luogo dell’omicidio. Per posare dei fiori. «Abito in zona, voglio che i miei figli di sette e 11 anni capiscano quello che succede in città, nella vita. Devono capire che ci sono persone che perdono la vita per tutelarci. Sono stupito che non ci sia nessun altro», dice il 48enne Francesco. Un gesto civico di vicinanza all’Arma dei carabinieri e alla famiglia di questo ragazzo di 35 anni che aveva da poco cominciato una vita insieme alla donna che aveva scelto. Mario Rega si era sposato appena 43 giorni e solo lunedì era rientrato dal viaggio di nozze. «Non aveva nemmeno disfatto i bagagli», racconta commosso Ottaviani. Era subito tornato a lavoro. Era subito tornare ad indossare la ‘divisa’.

Lo ha atteso una sorte drammatica. Mentre insieme ad un collega stava fermando due nordafricani sospettati di avere tentato un cavallo di ritorno a seguito del furto di un borsello, l’uomo che Mario aveva bloccato ha estratto un coltello e l’ha pugnalato. Sette volte. Il collega ha ingaggiato una colluttazione con l’altro uomo, che si è divincolato. I due aggressori sono riusciti a fuggire, mentre Mario era a terra. La corsa in ospedale non è stata sufficiente. Questa sera, alle 10.30, a Roma sarà celebrata una messa in suffragio per il Mario Rega Cerciello Sarà celebrata questa sera alle 18,30 una messa in suffragio per il vicebrigadiere Mario Rega Cerciello: la funzione si terrà nella chiesa Santa Maria dei Pellegrini, proprio di fronte alla stazione dei carabinieri di piazza Farnese.

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venerdì, 26 Luglio 2019 - 12:50
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