Ancora una notte a bordo della Open Arms. La sedicesima da quando sono stati salvati in mare. Davanti a Lampedusa ci sono 134 migranti in attesa del via libera allo sbarco e delle possibili decisioni della Procura di Agrigento che ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona e violenza privata. Si attende una decisione del Viminale, che non arriva. Anche la Guardia Costiera è pronta alle operazioni di sbarco come precisato in una comunicazione del Comando Generale della Guardia Costiera inviata ai ministeri dell’Interno, delle Infrastrutture e degli Esteri, sollecitando una risposta urgente: “Non vi sono impedimenti di sorta” allo sbarco, è l’esatta dicitura della ‘nota’.
II Viminale, dal canto suo, attende l’esito del ricorso che l’Avvocatura dello Stato ha presentato al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar del Lazio che ha sospeso il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane per la Open Arms a scopo medico. Il ricorso dovrà avere il via libera da palazzo Chigi e al momento, secondo quanto si apprende, non è ancora arrivato a palazzo Spada. La decisione del Viminale di impugnare il provvedimento poggia sul fatto che a parere di Salvini non ci sarebbe stata alcuna emergenza medica a bordo per consentire l’ingresso della Open Arms a Lampedusa: la valutazione è giunta dopo la visita del medico ai 13 migranti sbarcati, uno solo dei quali aveva un’otite.
“Siamo davanti all’ennesima presa in giro della ong spagnola che per giorni ha girovagato nel Mediterraneo al solo scopo di raccogliere più persone possibili per portarle sempre e solo in Italia – aveva dichiarato ieri Salvini – Queste Ong fanno solo battaglia politica sulla pelle degli immigrati e contro il nostro paese. Ma io non mollo”.
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sabato, 17 Agosto 2019 - 09:49
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