Questa mattina nuovo corteo degli operai Whirlpool di Napoli, contro la chiusura dello stabilimento di via Argine prevista dall’azienda per il primo novembre prossimo e il conseguente avvio della procedura di licenziamento per oltre 400 dipendenti. Ad aprire la manifestazione uno striscione con la scritta «Whirlpool» con i lavoratori che indossavano le divise da lavoro e le t-shirt con su scritto «Whirlpool Napoli non molla». I manifestanti, riunitisi in piazza Municipio, hanno intonato cori tra cui «abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna al lavoro» e «Il potere deve essere operaio» e «No Napoli, no Whirlpool».
Alla stazione marittima, giunti per fare azione di volantinaggio e informazione sui motivi della loro protesta, gli operai hanno incassato il sostegno e la solidarietà dei presenti. I manifestanti, infatti, si sono incrociati con i croceristi, per lo più stranieri che hanno scattato foto e ripreso la scena. Fermi in attesa di imbarcarsi, un gruppo di turisti ha applaudito gli operai, al passaggio nel tunnel che conduce al Molo Angioino, in segno di solidarietà. Dopo aver attraversato tutto il porto, gli operai hanno raggiunto le biglietterie dove hanno intonato ancora cori a difesa del proprio lavoro e hanno sciolto il corteo. I manifestanti hanno fatto ritorno in fabbrica, in via Argine, dove sono in assemblea con un presidio permanente dal maggio scorso.
«A pochi giorni dalla chiusura della fabbrica gli operai ritornano in strada per sollecitare il governo a prendere una posizione nei confronti della Whirlpool e smettere di fare solo proclami. Il destino dell’Italia passa attraverso i lavoratori della Whirlpool e non deve passare attraverso l’incapacità del governo». E’ quanto afferma Vincenzo Accurso, della Rsu dello stabilimento di via Argine.
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giovedì, 24 Ottobre 2019 - 12:10
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