Rifiuti Campania, inchiesta sulle sanzioni dell’Ue all’Italia: 23 indagati, ci sono anche Bonavitacola e Del Giudice

La procura di Napoli
di Manuela Galletta

Capire perché non ci sia stato un adeguamento alle regole Ue del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti in Campania. Capire se chi doveva controllare che l’adeguamento avvenisse si sia girato dall’altra parte, esponendo l’Italia alle inevitabili sanzioni che negli anni sono piovute con conseguente danno dei contribuenti.

La procura della Repubblica di Napoli, guidata da Giovanni Melillo, ha aperto un fascicolo di inchiesta su presunte inadempienze nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, da parte degli enti locali, dando il là alla notifica di una serie di inviti a comparire (per rendere interrogatorio) che sono stati ‘consegnati’ questa mattina dalla Finanza ai diritti interessati. Ventitré in tutto gli indagati: il reato contestato è quello di omissione in atti d’ufficio. Tra i destinatari del provvedimento vi sono il vicepresidente della Giunta regionale Fulvio Bonavitacola, che ha anche la delega all’Ambiente; l’ex vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, attualmente assessore all’Ambiente del Comune di Napoli e presidente dell’Ato 1.

Tre i fronti sui quali la procura di Napoli ha acceso i riflettori: la Sapna, la partecipata della Città Metropolitana di Napoli (nata nel dicembre del 2009), la Regione e il Comune di Napoli.

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mercoledì, 5 Febbraio 2020 - 20:14
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