Roma, arrestato funzionario dei vigili urbani: soldi e regali per chiudere un occhio sugli illeciti rilevati

Polizia Municipale

Un funzionario della polizia locale di Roma, in servizio nel reparto amministrativo del III gruppo Nomentano, è finito agli arresti domiciliari. I pm del Tribunale della Capitale, coordinati dall’aggiunto Paolo Ielo, hanno spiccato un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per un 54enne accusato di corruzione e traffico di influenze illecite. Secondo le indagini, svolte dalla Polizia Locale di Roma Capitale insieme agli agenti del commissariato Fidene-Serpentara, l’uomo avrebbe ricevuto favori (tra cui l’assunzione del figlio in una squadra di calcio in una categoria minore) in cambio dell’esercizio illecito della sua funzione.

Sarebbe emerso anche un altro episodio corruttivo, secondo l’accusa il funzionario avrebbe ricevuto 2000 euro in contanti (a titolo di presito) per omettere la contestazione di irregolarità nel corso dei controlli alle licenze delle postazioni di un ambulante. In cambio di altri favori, inoltre, avrebbe redatto una relazione in cui attestava la distanza regolare tra una scuola e una sala da gioco.

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha duramente commentato l’episodio e ha ringraziato gli inquirenti sui social. «Un vigile – ha scritto – è stato arrestato dai suoi colleghi per corruzione. Ringrazio Procura e forze dell’ordine per indagini». «È un episodio gravissimo ma dimostra che gli anticorpi funzionano. A Roma non c’è spazio per chi non rispetta legalità. Via le mele marce dal Corpo di Polizia Locale» ha concluso il primo cittadino della Capitale.

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mercoledì, 5 Febbraio 2020 - 17:46
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