Coronavirus, rivolta degli avvocati: è astensione nazionale, l’Ocf bacchetta il ministro Bonafede

Toghe

Nell’attesa che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede risponda all’appello rivoltogli da Magistratura indipendente di sospendere le udienze di tutti i Tribunali italiani, l’Organismo congressuale forense abbraccia le preoccupazioni di tutta l’avvocatura e dispone un’astensione su scala nazionale sino al 20 marzo.

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La decisione è stata adottata in serata durante una conferenza, tenutasi online, alla presenza del coordinatore Giovanni Malinconico, del segretario Vincenzo Circolo, del tesoriere Alessandro Vaccaro, e dei componenti Cinzia Preti, Armando Rossi, Rosanna Rovere e Giovanni Stefanì. L’astensione comincerà venerdì 6 marzo e terminerà il 20 marzo. Nel provvedimento, l’Organismo congressuale forense rileva che le misure sino ad oggi adottate nei diversi Tribunali «non sono assolutamente adeguate a ridurre il rischio di contagio in relazione alle specifiche modalità di interazione che connotano le attività giudiziarie in quanto», considerato che il rischio di contagio si sta palesando in modo crescente su tutto il territorio nazionale».

L’Ocf ricorda inoltre che gli avvocati, per via della natura della loro professione, sono chiamati ad interagire quotidianamente con un numero molto elevato di persone e soprattutto operano su tutto il territorio nazionale senza limitazione. Tradotto: un avvocato di Napoli può essere impegnate in cause al Tribunale di Milano e viceversa. Inoltre, si ricorda che i Tribunali sono affollati ogni giorno per via della presenza non solo degli operatori del Diritto, ma anche per la presenza di testi, consulenti, verificatori, coadiutori e che «è impossibile effettuare i dovuti controlli preventivi circa gli ambiti di rispettiva provenienza delle persone». Di qui la decisione di intervenire nell’interesse dell’avvocatura, atteso che – sottolinea l’Ocf – il ministro della Giustizia non ha preso alcuna posizione benché sia stato sollecitato in modo formale sia il 25 febbraio che il 3 marzo. (Leggi gli aggiornamenti: Coronavirus a Napoli, chiuso l’ufficio di un giudice in Corte d’Appello: sospetto caso di contagio, personale a casa)

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mercoledì, 4 Marzo 2020 - 20:55
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