Coronavirus in Tribunale a Napoli, Corte d’Assise rinvia processo con detenuti: «Diritto alla salute prevalente»

Tribunale
di Manuela Galletta

Il diritto alla salute prima di tutto. Anche prima della pronuncia della Corte costituzionale che impone agli avvocati, in caso di astensione, di trattare ugualmente un processo laddove ci siano imputati detenuti.

E’ il principio che stamattina è stato affermato in Corte d’Assise a Napoli (presidente Provitera) in occasione del processo sulla strage dei Vastarella alla Sanità che vede imputati il boss Antonio Genidoni e altri appartenenti al gruppo criminale.

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In programma vi era la requisitoria del pubblico ministero Urbano Mozzillo, ma, non appena l’udienza è stata dichiarata aperta, il collegio difensivo (composto dagli avvocati Leopoldo Perone, Antonio Rizzo, Antonio Briganti, Antonio Del Vecchio e Gennaro Pecoraro) ha rappresentato la necessità di ritenere le ragioni dell’astensione proclamata dal Consiglio dell’Ordine di Napoli (proprio in nome della tutela della salute degli avvocati) prevalente sulla tutela dei diritti degli imputati: gli avvocati hanno infatti sottolineato come la tutela della salute sia un principio costituzionale che prevale su tutto.

A sostegno della loro istanza, gli avvocati hanno rappresentato anche la notizia – esplosa stamattina – del giudice di Corte d’Appello risultato positivo al primo tampone (si attende conferma ufficiale dell’Istituto superiore della Sanità). Il pubblico ministero Mozzillo, ‘interrogato’ sul punto, ha aderito alle ragioni dell’avvocatura, rimettendo dunque la decisione alla Corte d’Assise. Così, dopo una breve camera di consiglio, la Corte ha disposto la sospensione dell’udienza, stabilendo – a verbale – che «il diritto alla salute prevale anche sull’orientamento della Corte Costituzionale». Disposto anche un lungo rinvio, che azzera le prossime due date già fissate: il calendario prevedeva il ritorno in aula il 15 marzo, ma, dato il particolare momento e in attesa delle determinazioni della procura generale e della Corte d’Appello (vi è in corso una riunione per decidere il da farsi dopo il caso di probabile contagio), la Corte ha optato per una ripresa dei lavori a fine aprile.

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giovedì, 5 Marzo 2020 - 11:45
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