I dati non positivi della Lombardia, dove la diffusione del contagio è tutt’altro che stabile e in discesa, incidono pesantemente sul nuovo ‘bollettino’ delle 18. Il numero delle vittime – su scala nazionale – segna un aumento rispetto a 24 ore fa e lo stesso vale per i nuovi contagiati, che schizzano quasi sotto il tetto di 5mila.
Oggi, come documentato dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli, ci sono 619 nuovi deceduti, contro i 570 di ieri, mentre i nuovi contagiati sono 4694. Di questi nuovi contagiati solo 1966 sono stati ricoverati in ospedale, mentre gli altri sono in isolamento totale a casa. Gli unici dati positivi sono quelli che arrivano dalla diminuzione del numero delle persone ricoverate: in terapia intensiva anche oggi si è registrata una diminuzione di 116 pazienti (in totale oggi i ricoverati sono 3381), mentre i ricoverati in altri reparti sono stati 98 in meno per un totale di 28144. Attualmente in isolamento a causa vi sono 68774, circa il 69% dei pazienti: hanno sintomi lievi o non presentano sintomi. Aumenta anche il numero dei pazienti guariti: 2079 in più rispetto a ieri. Tra i casi di oggi va segnalato quello di un nonnino di 98 anni che era ricoverato a Roma e che è tornato a casa.
Quanto ai bambini, il quadro dei contagi non presenta casi gravi. Tra 0 e un anno, ad oggi vi sono stati solo 44 casi, mentre per le altre fasce d’età ci sono stati tra i 20-30 casi. «In nessuna fascia d’età abbiamo pazienti critici», ha assicurato il pediatra Villani.
Ad incidere sull’aumento dei nuovi contagi e delle nuove vittime sono purtroppo i dati che provengono dalla Lombardia, dati che anche oggi sono in aumento (è possibile leggere l’approfondimento cliccando sul link). Uno scenario che conferma come il peggio non sia passato. Non a caso gli ospedali del Nord stanno ancora beneficiando di un aiuto sul fronte del personale sanitario.
Nel primo pomeriggio di oggi è atterrato all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) un volo dell’Aeronautica Militare Italiana con a bordo un contingente nazionale di 88 infermieri reclutato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile e accompagnati dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Il contingente di infermieri e il ministro Boccia sono stati accolti dal vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, e dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Il contingente complessivo di 88 infermieri, più 6 accompagnatori, sarà così ripartito: 44 infermieri destinati a presidi sanitari della Lombardia e 44 ripartiti in Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, e Provincia di Trento. Molti degli infermieri, come specificato in conferenza stampa da Angelo Borrelli, andranno nelle residenze sanitarie per anziani, dove si è verificato un alto numero di contagi e purtroppo di vittime tanto è vero che molte procure della Repubblica, in diverse città, hanno aperto dei fascicoli di inchiesta. A Milano, ad esempio, vi sono anche già i primi indagati.
Degli 88 infermieri arrivati oggi, 14 saranno a Bergamo, di cui 8 all’ospedale da campo degli alpini ed Emergency. «Abbiamo bisogno di infermieri e personale sanitario – ha detto il sindaco Gori – perché l’ospedale da campo, che conta già un buon numero di medici, possa incrementare la propria attività dando respiro al sistema ospedaliero della nostra città. Quello di oggi era infatti l’arrivo che stavamo aspettando, per attivare diversi posti letto che erano pronti, ma avevano bisogno di personale per assistere nuovi pazienti. In questo momento il nostro territorio ha una grande necessità di medici e infermieri: dopo settimane di emergenza negli ospedali, adesso vanno rinforzate la medicina e l’assistenza sul territorio». Ad accogliere gli infermieri all’aeroporto anche i deputati Maurizio Martina ed Elena Carnevali oltre al nuovo prefetto di Bergamo Enrico Ricci.
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sabato, 11 Aprile 2020 - 18:31
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