Coronavirus, Cesaro (Forza Italia) contro De Luca: «Fa terrorismo psicologico. La Campania deve ripartire»

armando cesaro
Armando Cesaro, Forza Italia

Riaprire subito per evitare il tracollo economico della Campania. Lo chiede il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro in una nota in cui stigmatizza la scelta del governatore De Luca di persistere nella chiusura delle attività economiche – comprese librerie e cartolibrerie invece riaperte con Dpcm da Conte – e sottolinea la necessità di ripartire: «Altre regioni, ben più colpite della Campania, già stanno riaprendo fabbriche e cantieri – scrive Cesaro – Da noi invece neppure le poche attività che potrebbero riaprire secondo il decreto del Governo avranno la possibilità di farlo perché De Luca glielo nega: chi le risarcirà della penalizzazione economica che avranno rispetto al resto d’Italia?».

Leggi anche / Coronavirus in Campania: librerie e cartolerie chiuse, negozi per neonati aperti per 2 giorni e solo la mattina

Secondo Cesaro «la Campania è nel caos per colpa di De Luca» in quanto «i dati del contagio continuano a scendere» ma «non si parla di riaperture, ma al contrario si continua con restrizioni più forti che nel resto d’Italia».  «A meno che il Presidente della Regione non ci nasconda qualcosa di molto serio e farebbe bene a renderlo pubblico – continua –  non è possibile che a fronte di un chiaro miglioramento del trend epidemico certificato anche della minore pressione sulle strutture ospedaliere, De Luca insista con allarmistiche dirette facebook e discutibili provvedimenti restrittivi nei quali, come accaduto per l’ultima Ordinanza regionale, arriva persino ad affermare informazioni prive di fondamento sostenendo una presunta ‘curva crescente della diffusione del virus’  e ‘l’incremento delle violazioni delle prescrizioni nazionali e regionali’”».

Leggi anche / Campania, sui mezzi pubblici scatta l’obbligo di guanti e mascherina. Ariano resta zona rossa, altalena contagi: +99

«L’impressione – aggiunge l’esponente di Forza Italia – è che tenti in qualche modo di coprire le proprie inefficienze e di spostare l’attenzione dai gravissimi ritardi e da ciò che andava fatto e non è stato fatto per nulla, con una strategia mediatica da terrorismo psicologico contro i cittadini, mentre la Campania rischia di sprofondare nel baratro perché si sono accumulati ritardi e sprechi in queste settimane che hanno prodotto zero risultati».

Per Cesaro «la situazione è preoccupante: i costosissimi Covid Center prefabbricati non sono ancora pronti  – mentre a pochi passi interi piani dell’Ospedale del mare sono vuoti e potevano essere allestiti con velocità e minori costi – e chissà se lo saranno per fine mese; non una delle misure del fantomatico piano socio economico è stata avviata; si mobbizzano o si cacciano i medici che manifestano la loro contrarietà ad una gestione dilettantesca e sprecona, come dimostrano i casi dei test rapidi che servono a poco o a nulla o le mascherine comprate con rincari anche del 900 per cento, si preclude qualsiasi possibilità di riprendere in assoluta sicurezza attività economiche fondamentali».

«La verità – prosegue – è che se oggi la Campania regge ancora lo dobbiamo esclusivamente ai nostri eroici operatori sanitari, mandati in guerra senza armi e in un contesto organizzativo, ospedaliero e territoriale, disastroso. “Se non ripartiamo subito  – avverte Cesaro – sarà il tracollo definitivo: la Campania ha tutte le carte in regola per riavviare in totale sicurezza una graduale ripresa delle attività produttive e magari contribuire a sostenere il fabbisogno di alcune aree del nord del Paese che allo stato sono in forte difficoltà per il blocco della produzione».

Leggi anche:
– 
Coronavirus, primario e 4 infermieri positivi all’ospedale Monaldi di Napoli: reparto chiuso per la sanificazione
– 
Campania, sui mezzi pubblici scatta l’obbligo di guanti e mascherina. Ariano resta zona rossa, altalena contagi: +99
– Torre Annunziata, nuova vittima del Coronavirus: è una 71enne. Controlli di Pasquetta, 38 sanzionati
Coronavirus in Campania: librerie e cartolerie chiuse, negozi per neonati aperti per 2 giorni e solo la mattina
– Coronavirus, dati in aumento: 610 vittime e 4694 contagi. All’aeroporto di Bergamo arrivano 88 infermieri da tutta Italia

 

martedì, 14 Aprile 2020 - 09:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA