Coronavirus, Arcuri: «Pronti a nuovo picco ma non all’apocalisse». In Italia altri 323 morti e 2086 nuovi casi

Domenico Arcuri

Coronarivus, nella delicata ‘fase 2’, si giocherà tutta o quasi negli ospedali. Gli scienziati prevedono picchi di contagi e il sistema sanitario dovrà essere in grado di offrire le curi a tutti quelli che si ammaleranno, con l’obiettivo preciso di evitare il collo di bottiglia della prima fase dell’emergenza che ha reso impossibile eguali cure a tutti e a tutti i casi più gravi. Con i ventilatori e le terapie intensive «siamo attrezzati a reggere picchi anche superiori a quelli della prima fase dell’emergenza; l’apocalisse non la regge nessuno, ma siamo tutti convinti che non ci sarà», ha spiegato il commissario Domenico Arcuri. «Abbiamo ora circa 1.980 posti occupati in terapia intensiva su una disponibilità di 9 mila, abbiamo distribuito 4.200 ventilatori e potremmo raddoppiare il numero in pochi giorni – aggiunge -, ma non solo per ora non servono, ma non sappiamo dove saranno gli eventuali maggiori focolai» nella Fase 2. «La previsione di distribuzione dei ventilatori è già nei nostri magazzini e attendiamo per darli alle regioni una non auspicata ripresa dei contagi che sarà possibile dopo l’allentamento delle misure – ha spiegato Arcuri -. La quantità di ventilatori ci rassicura per una eventuale ripresa non clamorosa del virus». «I posti in terapia intensiva – ha aggiunto – erano circa 5.200 a inizio crisi, ora sono oltre 9 mila; i posti nei reparti di malattie infettive e pneumologiche da circa 30 mila che erano si sono moltiplicati per 6. Tutto ciò è compatibile con un andamento dell’epidemia che resta nei picchi che ha avuto all’inizio della tragedia – conclude il commissario -, se assumesse, come nessuno pensa, dimensioni apocalittiche, nessun sistema sanitario al mondo potrebbe reggere».

Previsioni a parte, i dati di oggi diffusi dalla Protezione civile registrano 323 deceduti (la media quotidiana delle vittime si è abbassata ed è stabile da diversi giorni) per un totale di 27682 morti, e registrano 2086 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 104.657, con una decrescita di 548 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.795 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 68 pazienti rispetto a ieri: 19.210 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 513 pazienti rispetto a ieri; 83.652 persone, pari al 80% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 71.252, con un incremento di 2.311 persone rispetto a ieri.

Sempre ‘importante’ il bilancio della Lombardia: i contagiati in regione sono 75.134, con 786 nuovi positivi su 14.472 nuovi tamponi. Ieri c’erano stati 869 nuovi casi su 8.573 tamponi. In calo i decessi che sono in totale 13.679 con un aumento di 104, mentre ieri c’era stato un aumento di 126. Continuano a calare i ricoverati «per la terza settimana consecutiva», come ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione Melania Rizzoli, che sono 621 in terapia intensiva (-21) e 7.120 negli altri reparti (-160).Sono i dati resi noti da Regione Lombardia.

Allargando lo sguardo a tutte le Regioni, si confermano i casi 0 di Molise e Basilicata e la buona risposta di moltissime regioni che vedono oscillare i nuovi casi tra 0 e 17. Dai dati della Protezione civile emerge che sono 36.122 i malati in Lombardia (378 in più rispetto a ieri), 11.862 in Emilia-Romagna (-141), 15.521 in Piemonte (+15), 8.369 in Veneto (-232), 5.663 in Toscana (-233), 3.576 in Liguria (+5), 3.347 nelle Marche (+13), 4.535 nel Lazio (-27), 2.782 in Campania (-20), 1.463 nella Provincia di Trento (-102), 2.927 in Puglia (+8), 1.227 in Friuli Venezia Giulia (-12), 2.145 in Sicilia (+2), 1.976 in Abruzzo (-14), 845 nella provincia di Bolzano (-65), 261 in Umbria (-14), 761 in Sardegna (-11), 753 in Calabria (-11), 135 in Valle d’Aosta (-74), 194 in Basilicata (-11), 193 in Molise (-2). Quanto alle vittime, se ne registrano 13.679 in Lombardia (+104), 3.512 in Emilia-Romagna (+40), 3.003 in Piemonte (+67), 1.437 in Veneto (+29), 827 in Toscana (+16), 1.152 in Liguria (+11), 899 nelle Marche (+6), 431 nel Lazio (+17), 359 in Campania (+1), 416 nella provincia di Trento (+4), 410 in Puglia (+3), 285 in Friuli Venezia Giulia (+7), 232 in Sicilia (+0), 315 in Abruzzo (+5), 274 nella provincia di Bolzano (+2), 66 in Umbria (+1), 116 in Sardegna (+7), 86 in Calabria (+1), 137 in Valle d’Aosta (+2), 25 in Basilicata (+0), 21 in Molise (+0). Ad oggi sono stati effettuati 1.910.761 tamponi che hanno riguardato complessivamente 1.313.460 persone. L’incremento del numero dei tamponi rispetto a ieri è di 63.827.

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mercoledì, 29 Aprile 2020 - 18:56
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