Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i carabinieri della Compagnia di Marano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 15 persone accusate di associazione finalizzata al traffico illecito, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Per uno dei destinatari della misura è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso per aver favorito nel 2019 la latitanza di un soggetto di spicco del clan “Orlando” egemone a Marano e Quarto.
L’indagine ha permesso di ricostruire le 2 organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti nei territori di Quarto Flegreo e Napoli (quartiere Fuorigrotta). Un “sistema” quello messo in atto dagli indagati, reso proficuo grazie all’utilizzo di utenze dedicate, abitazioni per il deposito e la custodia della droga, addetti alla preparazione delle dosi, pali, addetti alla vendita ed alla contabilità. Il “business” della droga veniva realizzato seguendo prevalentemente 2 modus operandi: il primo fondato su una vendita statica dello stupefacente; il secondo, invece, basato su un canale dinamico. La vendita “statica” avveniva per mezzo di “piazze di spaccio” realizzate temporaneamente per la vendita dello stupefacente, in punti di maggior afflusso da parte dei giovani acquirenti (bar, pub, pizzerie, sale scommesse, piazze e, in alcuni casi, le abitazioni degli indagati) che consentiva ai vari pusher di aumentare il proprio volume di affari. Lo spaccio avveniva grazie anche all’aiuto di alcuni fiancheggiatori, che avevano il compito di avvisare i pusher in caso di controlli da parte delle Forze di Polizia. La vendita dinamica, invece, avveniva mediante appuntamenti concordati a mezzo telefono tra spacciatore e acquirente, rendendo difficile e imprevedibile l’individuazione del luogo dell’incontro.
L’attività ha consentito di recuperare circa 2 chilogrammi di hashish, marijuana e cocaina, una piantagione di marijuana, di arrestare 6 persone in flagranza di reato, nonché di individuare e trarre in arresto gli autori di un furto avvenuto all’interno di un istituto scolastico del comune di Quarto. I destinatari della custodia cautelare in carcere sono stati tradotti nelle casa circondariale di Napoli Secondigliano.
Custodia cautelare in carcere:
Ivan Bonezzi, 24 anni
Nicola Carandente, 25 anni
Biagio D’Ambrosio, 33 anni
Domenico Granata, 28 anni
Valerio Andrea Guerra, 29 anni
Antonietta Meola, 44 anni
Attilio Oriunto Attilio, 26 anni (favoreggiamento alla latitanza con l’aggravante finalità mafiosa)
Antonio Zasso, 37 anni
Arresti domiciliari:
Giuseppe Cerrone, 30 anni
Martina Del Prete, 22 anni
Anna Di Matteo, 50 anni
Angelo Famá, 32 anni
Lucia Fiore Laura, 30 anni
Antonio Rubino, 47 anni
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lunedì, 29 Giugno 2020 - 07:55
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