Non si placano le polemiche per il rifiuto, da parte del governo centrale, di spostare ulteriormente le scadenze dei versamenti fiscali per saldo 2019 ed acconto 2020. Parla di strumentalizzazioni il viceministro dell’Economia Antonio Misiani che su Fb. «Strumentalizzare politicamente la questione dei versamenti dovuti il 20 luglio e far passare il governo come nemico dei contribuenti è assurdo, se pensiamo a quanto è stato deciso in questi mesi». «Spostare anche i versamenti di giugno (già prorogati al 20 luglio) a settembre creerebbe un grande ingorgo fiscale, in un periodo nel quale i dati puntuali dei versamenti sono necessari per la stesura dei documenti di programmazione economica e finanziaria del governo» spiega il viceministro.
«Occorre che si prenda atto di una situazione che, di fatto, vedrà tantissime imprese e tantissimi lavoratori autonomi impossibilitati a procedere ai versamenti nei termini fin qui previsti», avverte però Confcommercio. L’organizzazione giànei giorni scorsi aveva fornito attraverso i numeri (caduta dei consumi del 15% su base annua a giugno e di quasi il 30% nel secondo trimestre) la dimensione della «profonda crisi di fatturato e di liquidità». «Rinnoviamo la richiesta al Governo di prorogare le scadenze dei versamenti fiscali per saldo 2019 ed acconto 2020». Il mancato rinvio, spiega Confcommercio, rafforzerebbe «il ‘rischio chiusura’. Ed il suo impatto diretto ed indiretto sulla finanza pubblica sarebbe ben maggiore di quello derivante dalla proroga delle scadenze fiscali».
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lunedì, 20 Luglio 2020 - 11:58
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