Regionali Campania, candidato consigliere fa uno spot imitando un boss di Gomorra


Un primo piano in bianco e nero e la frase «C’amma ripiglià tutto chell’ che e’ o’ nuost» (dobbiamo riprenderci tutto ciò che è nostro, ndr). E’ con una delle frasi più celebri della serie tv Gomorra che Ciro Attanasio, operatorio socio sanitario, apre il primo video con il quale ufficializza la propria candidatura a consigliere regionale in Campania nella lista Più Campania in Europa, nella coalizione del presidente ricandidato Vincenzo De Luca. Originario di Camposano (nel Nolano), Ciro Attanasio sciorina in 15 secondi il suo ‘manifesto politico’ intitolato “La dignità e il rispetto”: «C’amma ripiglià tutto chell’ che e’ o’ nuost: sanità, rifiuti, turismo, industria, lavoro ma soprattutto dignità e rispetto. Parola di Ciro Attanasio».

Il video non è passato inosservato: i più severi sono stati gli utenti social che hanno stigmatizzato il richiamo a Gomorra per marcare la campagna elettorale, poi ad amplificare l’accaduto ci hanno pensato i giornali. Attanasio, dopo il clamore negativo che ha provocato il video, ha provato pure a offrire una sua spiegazione, sostenendo di avere «cercato la provocazione» e accusando «qualche giornalista schierato» di non avere capito il senso del suo video. Video al quale, però ne sono seguiti ben altri due. Sempre in dialetto napoletano e con tanto di sottotitoli, e con un taglio di inquadrature sempre in stile Gomorra. Uno dei due video è poi un video musicale che vede Ciro Attanasio cantare, in napoletano ovviamente, le difficoltà del ‘popolo’ cui spesso la politica non dà voce. Chiude un terzo video girato in un complesso popolare di Casalnuovo: Attanasio incontra una delle umili famiglie che vivono, abusivamente, in uno spazio ridotto rispetto al numero di occupanti e si impegna a fare sua la richiesta di una casa più grande.

Sulle scelte comunicative di Ciro Attanasio, un passato in Fratelli d’Italia, è intervenuto il vicesegretario nazionale di Più Europa, Piercamillo Falasca: «In questi giorni qualcuno ha criticato la comunicazione personale di un nostro candidato, che ha usato provocatoriamente una battuta di Gomorra. Le provocazioni riescono o non riescono, ma tali restano. Gomorra è solo un film. Anziché scandalizzarci per le battute, dovremmo invece riflettere su cosa fare concretamente per battere la criminalità organizzata: ad esempio, legalizzare le droghe leggere, che sono un vero e proprio bancomat per le mafie. Le liste di Più Campania in Europa sono composte da professionisti, amministratori locali, lavoratori e attivisti di partito, tutti espressione della migliore società campana, quella che vogliamo portare nelle istituzioni. Non tutti possono dire lo stesso».

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giovedì, 27 Agosto 2020 - 12:48
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