Camorra, 21 arresti a Napoli: colpiti i Cifrone di Miano. Esercenti costretti a rifornirsi dal clan di beni alimentari | Video


Ventuno arresti e due ricercati. Questa mattina a Miano, quartiere alla periferia nord di Napoli, i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno firmato una maxi-retata per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare spiccata a corollario di un’indagine sulla criminalità organizzata della zona. Sotto i riflettori della Direzione distrettuale antimafia di Napoli è finito il gruppo Cifrone, erede del clan Lo Russo, quello stesso gruppo che il primo ottobre fa ha subito l’omicidio del 28enne Alessandro Riso.

Le misure spiccate dal gip sono 23 ma alle 9.30 sono stati eseguiti 21 provvedimenti; i carabinieri sono sulle tracce dei due irreperibili. L’indagine, che poggia sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e che è stata condotta dai carabinieri della compagnia Vomero, si snoda attraverso un rosario di accuse (contestate a vario titolo): associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, minaccia, detenzione e porto di armi e munizioni.

Tutti reati sono aggravati dal fine di avvantaggiare il sodalizio camorristico. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire il sistema mediante il quale il gruppo criminale ha sottoposto 11 esercenti ad estorsioni attraverso intimidazioni di stampo mafioso, imponendo loro la fornitura di generi alimentari e costringendoli, con la violenza, ad astenersi dal vendere nella zona sotto controllo del clan. Inoltre dovevano consegnare mensilmente somme di denaro al clan. Definita, infine, la struttura che gestiva il traffico e lo spaccio della droga.

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martedì, 20 Ottobre 2020 - 09:49
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