Nessun regalo di Natale ai contribuenti campani; la Regione ha infatti deciso per lo stop alle proroghe decise dal Governo in uno degli ultimi provvedimenti salva-economia del 2020 e questo comporterà l’arrivo di una vera e propria stangata sulle famiglie. Stando alle previsioni, saranno quasi un milione le notifiche che arriveranno a cittadini e commercialisti, cartelle che vanno dal bollo di circolazione non pagato all’Iva evasa sino a Tari e Imu non versate. In questo modo la Regione intende rimettere in moto il Fisco regionale dopo le sospensioni dell’anno appena trascorso: un ritorno che non sarà di certo indolore, quello delle cartelle esattoriali nelle buche delle lettere dei campani, contro cui alza la voce il capogruppo dell’opposizione a palazzo Santa Lucia Stefano Caldoro, che invoca piuttosto la ‘pace fiscale’. Ma spieghiamo cosa sta per accadere ai contribuenti della Campania.
A partire dalle prossime settimane verranno recapitate le cartelle che dovevano già essere spedite a marzo del 2020. In primis quelle dell’Agenzia delle Entrate Riscossione che ne invierà in tutto oltre 950mila (seconda in Italia per numero dopo il Lazio). Circa 600mila destinatari sono di Napoli e provincia e riguardano soprattutto le contravvenzioni stradali, i tributi locali come Tari e Imu, l’imposta di circolazione, Iva e Irpef non versate. In più, si aggiungono le ingiunzioni fiscali e i fermi amministrativi che dal 2019 anche gli enti locali possono disporre.
Polemico l’ex governatore del centrodestra Caldoro: «Andare a recuperare vecchi contenziosi? Bisogna bloccare l’arrivo di queste cartelle e prevedere forme di pagamenti rateizzati, però occorre una moratoria- ha detto ai microfoni di Radio Crc. Ipotesi difficile ormai da concretizzare. L’unica boccata di ossigeno riguarda gli inquilini morosi, per i quali vale la proroga degli sfratti.
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lunedì, 4 Gennaio 2021 - 10:28
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