Whirlpool Napoli, le lacrime del vice ministro Todde: «Puntiamo sul consorzio, data ultima a dicembre»

Alessandra Todde (al centro) con gli operai

Le lacrime del vice ministro dello Sviluppo Economico Alessandra Todde raccontano bene il dramma dei lavoratori della Whirpool di Napoli e contribuiscono a dare visibilità alla loro battaglia contro il licenziamento. Todde ieri è stata ello stabilimento di via Argine e ha incontrato gli operai che le hanno ricordato i punti salienti della loro vicenda. La vice ministro si è visibilmente commossa guardando le immagini più significative della lotta contro la chiusura, a lei sono state donate anche la maglia con la scritta “Napoli non molla” ed un foulard.

«Abbiamo dato delle indicazioni sul tema del consorzio: non avremmo fatto sedere al tavolo delle aziende improvvisate o che non fossero serie. E per il fatto che sono aziende importanti e serie hanno necessità di capire quali sono le condizioni della società. Nessuna azienda seria entra in un sito a scatola vuota senza capire qual è il perimetro, quali le condizioni di bonifica e in questo momento stanno lavorando relativamente agli asset per capire quali sono le condizioni che Whirlpool pone per accedere a questi asset» ha affermato Todde a margine dell’incontro con sindacato e lavoratori nello stabilimento.

«Per quanto riguarda i lavoratori – ha aggiunto Todde – qualsiasi azienda che debba metter in piedi delle linee produttive ha dei tempi e degli investimenti da fare. Quindi bisogna capire intanto come coprire i lavoratori in questo momento di passaggio. Il rappresentante del consorzio al tavolo ha indicato chiaramente la data del 15 dicembre per la costituzione del consorzio, la presentazione del piano industriale e il riassorbimento nell’ambito delle manifestazioni di interesse che hanno ricevuto di tutto il contesto lavorativo».

«Sicuramente il 15 dicembre per noi – ha concluso – è la data ultima. Noi abbiamo chiarito con le rappresentanze sindacali che ci saranno incontri perché non si vende un progetto a scatola chiusa. Nessun imprenditore si prende carico di una pressione mediatica così importante se non vuole sviluppare un contesto serio. Il consorzio deve lavorare sensatamente con dei tempi che sono i tempi degli imprenditori. E il fatto di essersi messi in gioco in un contesto così complicato è un segno di volontà».

mercoledì, 27 Ottobre 2021 - 09:15
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