Il Coronavirus ‘annulla’ la millenaria festa dei gigli di Nola: l’unico precedente 80 anni fa per la guerra

festa gigli nola
Festa dei Gigli di Nola (scatto pubblicato sulla pagina della Fondazione)

La Festa dei Gigli è l’assembramento per eccellenza. Migliaia di persone che si riversano in strade e piazze per ore ed ore, centoventi cullatori che, stretti stretti, trasportano sulle loro spalle gli alti obelischi di legno tra energia, fede e sudore.

Inevitabile dunque che fosse sospesa, visti i tempi che viviamo: una decisione attesa da giorni ed arrivata solo ieri dopo l’incontro tra il sindaco di Nola Gaetano Minieri e il presidente della Fondazione Festa. Poi resa nota dall’opposizione che ha diffuso il documento prodotto ad esito del summit.

Un summit che dunque cancella l’edizione 2020 della Ballata, quest’anno prevista per il 28 giugno, ma che già ha subito i contraccolpi dell’emergenza Coronavirus. Da marzo in poi, infatti, a Nola i vari Comitati e le famiglie che organizzano la festa sono impegnate nelle rituali questue ed in tanti piccoli e grandi eventi collegati poi a quello finale in piazza Duomo. Quest’anno, ovviamente, nulla di tutto questo si è ripetuto.

Uno scenario inconsueto per la città di Nola, che ha visto sospendere la Millenaria solo una volta nella sua storia: nel 1940, quando l’Italia entrò in guerra e fu sospesa. Peraltro nei giorni scorsi è stata annullata anche la manifestazione dei Ceri di Gubbio, insenrita con la Festa dei Gigli, nella “Rete delle grandi macchine a spalla” che fa parte del patrimonio immateriale dell’umanità tutelata dall’Unesco.
Nel documento, infine, si precisa che le assegnazioni dei gigli resteranno, nel 2021, quelle previste per quest’anno.

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venerdì, 8 Maggio 2020 - 08:59
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