Coronavirus, il Cotugno vuole sperimentare la terapia al plasma iperimmune dei guariti

ospedale cotugno di napoli

«Negli ultimi giorni siamo decisamente più tranquilli, abbiamo un numero ridotto di contagi e solo due pazienti in terapia intensiva, ma non abbassiamo la guardia». Lo ha detto Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Ospedale dei Colli intervenendo a Radio Crc. «Abbiamo riunioni periodiche, soprattutto per affrontare l’autunno; in questo momento si è attenuata la virulenza». «Speriamo – continua – da qui a qualche ora, di poter utilizzare il plasma: siamo più armati e più preparati ad affrontare il virus, ma abbiamo sempre l’angoscia della non conoscenza dei criteri di diffusione».

Tornare alla normalità attraverso precauzioni necessarie, per il professor Di Mauro è necessario rispettare «il distanziamento e utilizzare le mascherine, altrimenti si vanifica tutto il lavoro fatto». Un lavoro che ha portato i suoi frutti, secondo il direttore «questa regione ha risposto alla grande, il territorio ha funzionato benissimo, proprio come le strutture. Siamo intorno alle 4mila persone contagiate, con un numero di morti bassissimo, quindi speriamo di riuscire a sostenere questa situazione di eccellenza attraverso il buon senso dei cittadini.

In questi giorni si discute molto dell’utilizzo del plasma iperimmune per combattere il virus. «Chiediamo di poterlo utilizzare anche qui al Cotugno, avendo già una serie di donatori disposti a donare il proprio plasma» informa Di Mauro. «Abbiamo avuto – sottolinea – uno straordinario successo con il farmaco anti-artritico, per cui anche la plasma-serie rientra tra le possibilità utilizzabili. I tempi sono quelli previsti, non c’è né ritardo né anticipo: entro oggi avremo l’approvazione, riuscendo così ad utilizzare, entro le prossime ore, questo nuovo protocollo terapeutico».

La lotta al virus è ancora lunga e faticosa, ma i medici non sono intenzionati ad abbassare la guardia. «Noi, ogni giorno, con lo stesso ritmo, manteniamo la stessa efficienza anche se il personale è stanco e stressato. Ma vedere le persone guarite, e questo, per noi medici, è un’ulteriore spinta. Al Cotugno abbiamo il settore di psichiatria che supporta non solo i pazienti, ma gli stessi medici ed infermieri, affinché possano essere aiutati». «In questo momento siamo una squadra e bisogna andare avanti. La battaglia difficile l’abbiamo già vinta, quindi non mi fermerò mai di ringraziare tutti quei ragazzi appena laureati che hanno dato tutto per riuscire a superare questo momento difficile. Troveremo il modo per sanare la loro situazione perché se lo meritano» conclude Di Mauro.

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giovedì, 7 Maggio 2020 - 16:46
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