Il figlio di La Russa indagato per violenza sessuale, la nuova inchiesta che imbarazza Meloni

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foto tratta dalla pagina Twitter del Senato

Non c’è pace per Giorgia Meloni. Dopo il caso Santanché e l’imputazione coatta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove per rilevazione di segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito, il leader di Fratelli d’Italia nonché presidente del Consiglio dei ministri deve vedersela con l’inchiesta che tocca il figlio di un altro suo fedelissimo: Leonardo Apache La Russa, ultimogenito di Ignazio che è presidente del Senato, è indagato per violenza sessuale. A puntare l’indice contro di lui è una ragazza di 22 anni che in passato ha frequentato la stessa scuola di La Russa: ha sporto denuncia 40 giorni dopo i fatti.

Secondo la denuncia della giovane, il 18 maggio intorno a mezzanotte avrebbe incontrato La Russa in una discoteca. Dopo un drink, la giovane ha riferito di non ricordare nulla di quando successo e di essersi svegliata confusa e nuda nel letto di casa di La Russo intorno a mezzogiorno. Alla richiesta di spiegazioni, ha aggiunto lei, «mi disse ‘siamo venuti qui dopo la discoteca con la mia macchina’» e che «aveva avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti’» «e che un suo amico, che stava dormendo – lei ha precisato di non averlo mai visto – in un’altra stanza, aveva «’avuto un rapporto con me a mia insaputa». Uscita dalla casa di La Russa, la 22enne ha chiamato la madre e le ha raccontato ciò che era successo: la donna l’ha quindi convinta a farsi visitare alla clinica Mangiagalli dove le hanno riscontrato una ecchimosi al collo, una ferita alla coscia e positività alla cocaina che aveva assunto prima di andare in discoteca.

Sulla vicenda sta indagando la procura di Milano, il fascicolo è affidato al pm Rosaria Stagnaro coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano stanno anche visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona del locale e quelle nei pressi dell’abitazione di Leonardo, che potrebbero fornire risposte sulle condizioni psicofisiche della ragazza.

Il presidente del Senato ha voluto commentare la vicenda e le sue parole hanno sollevato cori di proteste. «Ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Mio figlio mi ha detto che la ragazza durante la serata, gli ha raccontato molte cose della sua vita, a dimostrazione che era lucida».

Netto il commento di Elly Schlein (Pd): «Al di là delle responsabilità del figlio, che sta alla magistratura chiarire, è disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che ancora una volta vogliono minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale a seconda di quanto tempo ci mettono, o sull’eventuale assunzione di alcol o droghe, come se questo facesse presumere automaticamente il loro consenso». E ancora: «Il Presidente del Senato non può fare vittimizzazione secondaria. È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano per paura di non essere credute. Inaccettabile – afferma inoltre la segretaria dem – da chi ha incarichi istituzionali la legittimazione del pregiudizio sessista».

domenica, 9 Luglio 2023 - 19:51
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