Rdc, da Napoli l’offensiva al Governo da 2 ex Fdi: «Si può fare ricorso alla procura». Ira dei meloniani: dichiarazioni patetiche


A Napoli ci sono esponenti del centrodestra che si schierano in favore dei beneficiari del Reddito di cittadinanza rimasti senza sussidio. Il che, inevitabilmente, ha acceso la polemica con alcuni rappresentanti di Fratelli d’Italia, sentitisi in qualche modo colpiti da fuoco amico. Questa mattina le AssociazionI Campo Sud ed Ardc (Associazione Riscatto e Dignita’ della Cittadinanza) e il Forum dell’Indipendenza Italiana hanno annunciato un’iniziativa di assistenza legale gratuita in favore dei legittimi beneficiari del Reddito di Cittadinanza che hanno ricevuto la notifica della avvenuta cancellazione della misura.

Seduti al tavolo della conferenza stampa, tenutasi al centro direzionale Gianni Alemanno (portavoce del comitato ‘Fermare la Guerra’ e leader del Forum per l’Indipendenza Italiana) e Marcello Taglialatela (presidente di Campo Sud). Ex sindaco di Roma ed ex esponente storico della cosiddetta “destra sociale”, Alemanno è pronto a lanciare un partito collocato alla destra di Meloni, ritornando in pista dopo lo strappo consumatosi con Fratelli d’Italia nel settembre dello scorso anno. Marcello Taglialatela, invece, ha rotto con Meloni dopo le Politiche del 2018 e cerca un riposizionamento nell’universo di destra. L’unione fa la forza, recita un vecchio adagio. Così i due si sono messi insieme e, per ironia della sorte, hanno punto Meloni su uno dei suoi cavalli di battaglia programmatici: l’abolizione del reddito di cittadinanza.

Taglialatela ha criticato il Governo per le modalità della sospensione del Reddito: «Tempi e modi sbagliati per comunicare la fine delle erogazioni del Rdc, che ledono i diritti di quanti aspettavano dal Governo nazionale un aiuto vero per l’inserimento nel mondo del lavoro. E’ incredibile l’assoluta incapacità del Governo di modificare in senso migliorativo una legge che, pur tra tante contraddizioni e insufficienze, ha affrontato problematiche sociali da tempo dimenticate».

Alemanno condivide e spiega che per tale ragione c’è bisogno di stare «a fianco di questi veri e propri ‘esodati’ del Rdc che prima della scadenza dei 18 mesi previsti dal contratto firmato con lo Stato, si sono visti privare di ogni sussidio, oltretutto proprio nel mese di Agosto». «Ci sono le basi per un ricorso alla magistratura per ottenere il completamento dei benefici di legge fino alla fine del tempo previsto – dice l’ex sindaco di Roma – Nel frattempo bisogna lavorare per una legge che sostituisca il Rdc non con misure confuse e problematiche come quelle oggi previste dal Governo, ma con lavori socialmente utili che evitino alla gente assistita di vegetare o di fare del lavoro nero».

La presa di posizione di Alemanno e Taglialatela ha fatto storcere il naso a esponenti napoletani di Fratelli d’Italia. Marta Schifone, deputato campano e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro alla Camera, ha parlato di «azioni di puro sciacallaggio politico a Napoli da parte di esponenti, come Alemanno e Taglialatela, che pure hanno ricoperto incarichi elettivi nelle istituzioni e che oggi invece si riscoprono essere di lotta e antigovernativi per eccellenza». «È davvero triste assistere ad un goffo tentativo di piacere alla sinistra per uscire dall’anonimato e mettersi in mostra guadagnando qualche riga sui giornali del populismo dell’opposizione, riscoprendosi o trasformandosi in un grillino qualsiasi. Questo è esattamente il contrario dei principi dell’umanesimo del lavoro che caratterizzano da sempre la linea della Destra sociale e popolare in Italia», ha concluso.

Parla di dichiarazioni «strumentali e prive di fondamento» da parte di Taglialatela e Alemanno il deputato di Fratelli d’Italia Marco Cerreto. «Chi pone obiezioni sulle modalità della fine del reddito di cittadinanza è in mala fede o dimostra di non aver capito bene quello che sta accadendo. Siamo sorpresi che su una misura legata ad assistenzialismo di stato qualcuno che si dichiara di destra possa essere d’accordo – continua l’onorevole -. Questa norma non era in alcun modo migliorabile e la sua abrogazione era stata promessa in campagna elettorale e decisa sin dallo scorso dicembre. Come tutte le comunicazioni di questo genere l’Inps ha utilizzato lo strumento dell’sms». «Questo governo non è confuso ma ha le idee chiarissime su come affrontare il problema della disoccupazione, come dimostrano i dati Istat secondo i quali non c’era una percentuale di occupati così alta da decenni. Evidentemente le misure economiche, che tra l’altro in questi mesi ci hanno fatto crescere più di Francia e Germania, stanno funzionando. Le risorse del reddito di cittadinanza, nonostante alcune voci dissonanti, anche da destra, possono ora essere investite in settori che porteranno ulteriori benefici alla crescita economica e sociale, e serviranno proprio a far assumere chi, essendo abile al lavoro, non ha più l’assistenza dello Stato», conclude Cerreto.

Infine il deputato di Fdi Mauro Malaguti: «Leggo con tristezza le dichiarazioni di Alemanno e Taglialatela. Non c’è nulla di più patetico di chi non comprende che il suo tempo è passato. Per un po’ di visibilità c’è chi finisce a braccetto persino con chi politicamente non avrebbe nulla da spartire. Sul reddito di cittadinanza, che è stato un disastro sotto tutti i punti di vista, sono sufficienti per dare un’efficace risposta i continui vaneggiamenti dei pentastellati e gli oltre 380mila nuovi posti di lavoro. Se ne facciano tutti una ragione, dai Cinquestelle al tramonto ai nuovi auto-riesumati della politica: c’è il sociale per chi ne ha diritto e il lavoro per chi è in salute».

mercoledì, 2 Agosto 2023 - 21:49
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