Napoli, il Comune intitola 2 centri giovanili a Maimone e Cutolo. Manfredi: «Ci batteremo per più risorse per la sicurezza»

Cutolo e Maimone
Da sinistra Giovanbattista Cutolo e Francesco Pio Maimone

L’amministrazione comunale di Napoli si è impegnata ad intitolare due centri giovanili comunali al 18enne Francesco Pio Maimone e al 24enne Giovanbattista Cutolo, i due ragazzi uccisi in due distinte circostanze ugualmente drammatiche. La decisione è arrivata in accoglimento della proposta della presidente del Consiglio comunale Enza Amato e del capogruppo di Manfredi Sindaco, Fulvio Fucito.

«Con questa iniziativa il Comune di Napoli vuole onorare la memoria dei due giovani uccisi e affinché tali tragedie, che hanno segnato nel profondo la città e la coscienza collettiva, possano servire da monito e da occasione di riflessione per la prevenzione del disagio giovanile ed il contrasto verso ogni forma di violenza», si legge in una nota stampa. Le strutture individuate sono “La casa della cultura e dei giovani” di Pianura, il quartiere dove viveva Maimone, e la sala teatro del centro giovanile “Asterix” di San Giovanni a Teduccio per ricordare il giovane musicista Cutolo.

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«La reazione della città dopo l’assassinio di Francesco Pio e di Giogiò è stata la riprova della volontà della maggioranza dei napoletani di mettere un argine al dilagare della violenza giovanile e di combattere per la legalità – ha ricordato il sindaco Manfredi –. Per farlo è necessario uno sforzo comune: delle istituzioni, delle agenzie educative e della società civile. Siamo stati vicini ai familiari di Francesco Pio e di Giogiò battendoci inoltre a livello nazionale per ottenere più mezzi e più risorse per garantire la sicurezza in città. Solo operando insieme possiamo combattere la cultura dell’illegalità e offrire ai nostri ragazzi prospettive diverse e possibilità concrete di realizzare le loro aspirazioni. Atti come questo non rappresentano solo gesti simbolici, ma sono un monito all’impegno a cui noi tutti siamo chiamati».

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«Dietro i terribili fatti accaduti lo scorso anno si nascondono storie di disagio, di delinquenza, di povertà educativa e di incapacità di gestire le relazioni umane: tutti fattori che alimentano fenomeni di violenza e di prevaricazione – hanno spiegato la presidente Amato ed il capogruppo Fucito – Ma con questa iniziativa vogliamo andare oltre il dolore, l’indignazione e la condanna e mantenere viva, nelle generazioni future, la memoria di questi due ragazzi come esempio di moralità e rettitudine, per ispirare ai valori della non violenza, al rispetto della persona umana, alla convivenza civile e all’educazione alla legalità. Nel nome di Francesco Pio e di Giogiò possiamo radicare il seme di un futuro migliore per i nostri giovani».

mercoledì, 20 Marzo 2024 - 16:41
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