‘Ndrangheta, prende in ostaggio dipendenti dell’ufficio Postale a Reggio Emilia: condannato al processo ‘Aemilia’

carabinieri

Nel corso del processo ‘Aemilia’ sull’infiltrazione della ‘ndrangheta a Reggio Emilia, il cutrese Francesco Amato aveva più volte dato in escandescenze. Tanto da finire alla porta su ordine del presidente del Tribunale che poi ha emesso la maxi-sentenza conclusasi con oltre 100 condanne, inclusa quella di Amato. 

Ebbene, questa mattina il 55enne Francesco Amato – condannato a 19 anni e un mese (il pm aveva chiesto 19 anni e 10 mesi) – ha alzato il tiro e ha trasformato le escandescenze al dibattimento in un vero e proprio sequestro di persona.

Sono momenti di forte tensione quelli che si stanno vivenvdo in questo ore a Reggio Emilia. L’uomo si è asserragliato dentro l’ufficio postale di Pieve Modolena, frazione di Reggio Emilia, con un coltello. Dai primi accertamenti avrebbe fatto uscire tutti i clienti, tenendo in ostaggio cinque dipendenti, tra i quali la direttrice. Sul posto le forze dell’ordine che hanno chiuso le strade e hanno avviato trattative. In via precauzionale le strade adiacenti all’ufficio postale sono chiuse.

Ore 14, liberato un ostaggio
Una delle cinque persone prese in ostaggio da Francesco Amato è stata liberata: si tratta di una dipendente. All’uscita dalle Poste, la donna ha avuto un piccolo malore, subito risolto, e non ha voluto essere ricoverata. Gli ostaggi al momento sono quattro.

Il sequestratore chiede di parlare con Salvini
Il cutrese ha chiesto di poter parlare con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sul posto, intanto, è arrivata anche un team del Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.) dei carabinieri, il reparto specializzato anche nella liberazione degli ostaggi.

Sul posto anche i familiari del sequestratore e il procuratore Mescolini
Sul posto anche alcuni familiari di Amato, convinti che stia mettendo in atto un gesto dimostrativo contro una condanna a suo dire ingiusta. A seguire sul posto l’evoluzione della vicenda anche Marco Mescolini, pm del caso ‘Aemilia’ e nominato di recente nuovo procuratore capo di Reggio.

Chi è Francesco Amato, la storia processuale
Amato era detenuto ai domiciliari nell’ambito del processo, ma all’indomani della sentenza si era allontanato dal suo domicilio. Tanto è vero che quando le forze dell’ordine sono andate ad eseguire le ordinanze ‘straordinarie’ di custodia cautelare – quelle emesse dal Tribunale su richiesta della procura – nei confronti di alcuni imputati che erano liberi o avevano misure più lievi, l’uomo non è stato trovato in casa ed era stato pertanto dichiarato irreperibile. (Segui gli aggiornamenti cliccando sul link: Amato si arrende dopo 6 ore)

Leggi anche:
– Bonafede chiede scusa agli avvocati dopo averli definiti ‘azzeccagarbugli’ ma la toppa è peggiore del buco
– Camorra, arresti a Ponticelli: nel mirino il gruppo Minichini, il leader già in cella per l’omicidio dell’innocente Colonna
– Appalti pubblici, bufera nel Cosentino: arrestati sindaco, vice e funzionari pubblici | Eseguite 14 misure cautelari
– Bagagli a mano, l’Antitrust ferma Ryanair. Ma c’è già chi ha pagato il supplemento, la compagnia aerea promette ricorso

lunedì, 5 Novembre 2018 - 11:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA