Napoli, la Lega in campagna acquisti:
a Castellammare alcuni consiglieri di Fi pronti a salire sul Carroccio

Gianluca Cantalamessa (foto Kontrolab)
di Daniele Di Martino

Cambia tutto. Forse per non cambiare niente. Ma la Lega in Campania e in provincia di Napoli si apprestano a consegnare lo scettro nelle mani di Gianluca Cantalamessa. Il figlio del più celebre Tonino, storico esponente del Msi napoletano, è pronto a diventare super-coordinatore. Tutte le decisioni, d’ora in poi, passeranno per i suoi uffici e quelli della sottosegretaria Pina Castiello e del suo mentore Enzo Nespoli.

Raffica di commissariamenti
Agli inizi della prossima settimana arriverà l’annunciata decisione: tutti i circoli della provincia di Napoli saranno commissariati. Una decisione calata dall’alto, proprio per consentire a Cantalamessa di mettere bandierine ovunque. Commissariamenti ovunque e quindi di fatto anche nella segreteria provinciale guidata da Biagio Sequino, che nel frattempo è stato nominato responsabile regionale enti locali dallo stesso Cantalamessa. Un modo per farsi affiancare e rendere meno amaro il colpo di coda che lo stesso deputato leghista sta mettendo in atto.

I reggenti
Sarà lo stesso Cantalamessa a nominare, con l’ausilio di Sequino, i reggenti dei circoli cittadini. In realtà quelli che sono tuttora in carica sono stati nominati quando il partito era “Noi con Salvini”, poi con il passaggio alla Lega, che nel frattempo ha cancellato “Nord” dal simbolo e si è potuta affacciare al sud, la maggior parte dei coordinatori cittadini sono stati prorogati. Ma ora si rende necessario un riassetto di tutte le sezioni della provincia di Napoli, anche e soprattutto in comuni dove si va al voto in Primavera. Per quanto riguarda la segreteria provinciale sembra ormai a un passo la nomina di Francesco Pinto, ex sindaco di Pollena Trocchia, delfino di Enzo Nespoli, colui che muoverebbe i fili del partito leghista in Campania. Pinto, ex Alleanza Nazionale proprio come Cantalamessa, Nespoli e Castiello, è stato anche assessore provinciale con il centrodestra al governo prima della riforma Delrio. Anche per questo nei giorni scorsi il coordinatore regionale della Lega si è fatto affiancare da Biagio Sequino, proprio per liberare la casella provinciale.

Il caso Castellammare
Gli animi sono agitati soprattutto a Castellammare, dove si è vociferato di una migrazione da Forza Italia alla Lega di alcuni consiglieri comunali, generando l’ira del coordinatore locale. In realtà la manovra la sta conducendo proprio Cantalamessa con l’ausilio di Enzo Nespoli: sono pronti a passare l’ex consigliere comunale Antonio Alfano, l’attuale consigliere Tina Donnarumma, che si andrebbero ad aggiungere ad Antonio Cimmino di Forza Italia, recentemente accolto da Cantalamessa a Napoli in compagnia dell’ex dirigente del Comune, Alfonso Schettino, recentemente raggiunto da un avviso di conclusioni indagini per fatti risalenti a quando svolgeva il suo operato a Palazzo Farnese.

Sogno Cantalamessa
Manovre che lo stesso Cantalamessa sta mettendo in atto per inseguire un sogno futuro: la candidatura a sindaco di Napoli, mentre Pina Castiello avrebbe veilleità per guidare la Regione Campania, al voto nella primavera del 2020. La concorrenza è tanta nel centrodestra, sempre che Forza Italia decida di andare a braccetto con la Lega. Tra i forzisti scalpitano Severino Nappi e Mara Carfagna, ma la realtà dei fatti è che a spuntarla potrebbe essere proprio Stefano Caldoro, ex governatore che nel 2015 ha perso per pochi voti la sfida con Vincenzo De Luca. Per entrambi sarebbe il terzo duello consecutivo se l’ex ministro socialista dovesse spuntarla ancora una volta per la guida della coalizione di centrodestra.

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martedì, 5 Febbraio 2019 - 20:00
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