Torre Annunziata, ‘La paranza delle idee’: «piano urbanistico comunale, tra ritardi e silenzi è in gioco il nostro futuro»

Torre Annunziata

L’associazione ‘La paranza delle idee’ di Torre Annunziata (in provincia di Napoli) punta i riflettori su di una nuova questione. Tramite un comunicato, infatti, afferma: «L’A.C. sta redigendo il PUC (Piano Urbanistico Comunale) e ciò sta avvenendo – diversamente da quanto successo altrove – senza il doveroso coinvolgimento di cittadini, associazioni e professionisti. Il PUC è un fondamentale strumento di governo del territorio, in grado di regolare la gestione delle attività di trasformazione urbana».

Secondo l’associazione «La necessità di procedere alla sua redazione nasce dall’inadeguatezza del vigente PRGI (Piano Regolatore Generale Intercomunale) – la cui prima stesura risale addirittura al 1958 – a supportare e favorire uno sviluppo ordinato ed efficiente della Città in ossequio sia alle intervenute innovazioni legislative sia alle sopravvenute esigenze territoriali (tant’è che il PUC risulta oggi quanto mai necessario al fine di rendere coerenti gli interventi previsti dal Grande Progetto Pompei e, d’altra parte, in tale direzione si muovono i protocolli d’intesa recentemente stipulati dal Comune)».

Un primo tentativo risale a 4 anni fa (fa sapere la nota) quando alla «redazione nel 2015 fu investito – scelta incomprensibile, in quanto il soggetto in questione era allora già impegnato sui dossier diritto di superficie (vicenda ancora aperta) e rifacimento del porto (incarico lasciato poi nel 2017, anche in seguito ad alcune polemiche) – un geometra dell’Ufficio Tecnico Comunale. All’inizio di quest’anno c’è stata la presa d’atto che nulla è stato effettuato per dar corso al deliberato (del 2015), con il compito che è stato quindi assegnato al dirigente dell’UTC. La normativa regionale prevede dei termini imperativi (alcuni, forse, già disattesi), pena il commissariamento dell’Ente: adozione del PUC entro il 2018 e approvazione entro il 2019».

«Il ritardo accumulato – quattro anni sono andati persi e bisogna valutare le responsabilità politiche e amministrative di ciò – alla fine peserà sulla Comunità, privandola dell’opportunità di partecipare alla definizione di scelte strategiche per il proprio futuro?» conclude La paranza.

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domenica, 2 Giugno 2019 - 11:28
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