Telecamere negli asili e case per anziani, de Magistris dice ‘no’ e scoppia la bufera Matteo Salvini: «Roba da matti»

Scuola

Sulle telecamere negli asili e nelle strutture per anziani, il sindaco Luigi de Magistris va controcorrente e finisce nell’occhio del ciclone. Prima Matteo Salvini e poi gli esponenti di Forza Italia hanno duramente attaccato il primo cittadino. Nella giornata di ieri de Magistris ha inviato una lettera al presidente dell’Anci Antonio De Caro per esprimere «la propria assoluta contrarietà e dell’Amministrazione tutta nei confronti dell’emendamento al decreto ‘sblocca cantieri’ che intende finanziare la norma che introduce videosorveglianza nelle aule degli asili nido, scuole d’infanzia e strutture socio-assistenziali».

A parere del sindaco il provvedimento «continua ad alimentare la visione repressiva e coercitiva dello Stato come unica via per risolvere questioni complesse che non si vogliono affrontare se non in modo demagogico», scrive il primo cittadino, che paragona la ‘chiave repressiva’ del provvedimento ai decreti sicurezza. Per de Magistris sarebbe sufficiente prevenire i casi di violenza sui bambini «con un’adeguata e accurata selezione del personale e una continua e sistematica formazione degli insegnanti stessi, un investimento serio continuo e duraturo sugli ambienti di cura e apprendimento». Invece le telecamere negli asili e nelle scuole d’infanzia sono, per il sindaco, «un segnale gravissimo di sfiducia nei confronti del personale della scuola, che viene criminalizzato in modo generico e indistinto, un grave vulnus al patto fiduciario (e costituzionale) che lega scuola e famiglia e su cui si regge l’intero sistema dell’istruzione e formazione, un errore politico, culturale e pedagogico, le cui conseguenze sulla cultura intera del Paese non possono essere trascurate».
Salvini, che è in costante conflitto con Luigi de Magistris, ha censurato la posizione del sindaco con un post di poche righe su Facebook. «Capisco che a sinistra devono sempre dire che è #colpadiSalvini, ma come si fa ad essere contro le telecamere negli asili e nelle case di riposo??? Roba da matti…».

In campo contro il sindaco anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e consigliere comunale di Fi a Napoli: «De Magistris dice no alle telecamere di videosorveglianza negli asili nido perché, a suo dire, rendono lo Stato coercitivo. Il sindaco di Napoli spieghi ai bimbi maltrattati e alle loro famiglie le ragioni del suo no. Tutelare l’infanzia non significa colpevolizzare gli insegnanti. I casi di violenza aumentano, vanno fermati subito e puniti». Il deputato di Fi Annagrazia Calabria bolla invece le parole del sindaco come «un mix di pregiudizi, mancata conoscenza del provvedimento e malafede». «Il sindaco addita infatti come visione coercitiva dello Stato quello che è un preciso dovere delle istituzioni: tutelare chi non può difendersi da solo. In un mondo perfetto non ci sarebbe bisogno di telecamere, ma la politica ha il dovere di fare i conti con la realtà».

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venerdì, 7 Giugno 2019 - 11:24
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