«I Reale hanno la ‘quota’. I Formicola hanno la quota. I Mazzarella devono avere la quota… Non li deve avere in mano ‘o pirata». E’ il 7 febbraio del 2012 quando gli uomini della Squadra Mobile intercettano la conversazione che meglio di altre disegna il ruolo di Carmine Montescuro come mediatore degli affari illeciti tra i boss dell’area est di Napoli e che meglio di altre racconta in che modo veniva operata la spartizione dei proventi.
A parlare è proprio Carmine Montescuro, detto zì munuzz, un’eminenza grigia della camorra, un uomo che negli ultimi trent’anni ha rivestito il ruolo di mediatore nelle controversie criminali dei maggiori clan che controllano gli affari illeciti di Napoli. Montescuro è in un’auto con Nino Argano e non sa che su quella vettura è stata piazzata una quota. Così parla, parla a ruota libera fornendo involontariamente alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli (le indagini sono state coordinate dai pm antimafia Antonella Fratello ed Henry John Woodcock) un importante materiale probatorio, quello che oggi è racchiuso nelle oltre mille pagine di ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Alessandra Ferrigno che ha portato all’arresto 22 persone, tra le quali boss dei clan Rinaldi, Reale, Vatiero, Formicola, per i reati – contestati a vario titolo – di associazione di stampo mafioso, usura ed estorsione. Montescuro è l’uomo che si occupa anche delle divisione delle quote derivanti dalle grosse estorsioni e in macchina fa i conti con Argano. Elenca i clan che hanno avuto già i soldi e, suo malgrado, si sofferma su un problema sorto relativamente alla quota dei Mazzarella.
Il problema è che sino a quel momento il denaro veniva corrisposto a Salvatore D’Amico ‘o pirata, a capo del gruppo criminale che aveva ricevuto dai Mazzarella la delega a curare gli interessi criminali a San Giovanni a Teduccio. Ma Ciro Mazzarella era da poco tornato in libertà e rivendicava per sé, in qualità di boss, la parte corrisposta a D’Amico. «Noi vogliamo sapere la quota dei Mazzarella chi l’ha…. – dice Montescuro – non la deve avere ‘o pirata in mano. Li dovete dividere voi. Ora devo inventare un discorso con ‘o pirata… Perché ‘o pirata è tutto scemo… Mo’ praticamente dice questo che si chiama ‘o Lione (secondo la procura è Gennaro Rinaldi, ndr) disse: ‘Munuzz…. i soldi li devono avere i Mazzarella non ci stanno dubbi, ma li devono avere anche i Mazzarella di San Giovanni».
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giovedì, 24 Ottobre 2019 - 14:50
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