Regionali in Campania, Matteo Salvini: «Il problema non è il nome, stiamo costruendo la squadra migliore»

Matteo Salvini al teatro Augusteo di Napoli (foto Kontrolab)

«Ho fatto un giro al centro sembrava un campo rom, gente che pisciava, materassi».  Così Matteo Salvini, ieri sera parlando al teatro Augusteo di Napoli. «Tra la Raggi e De Magistris non so chi è meglio, in Cina hanno fatto un ospedale in una settimana, mentre a Roma ci sono voluti 300 giorni per riaprire la fermata Barberini, solo in uscita». Sulle prossime elezioni regionali in Campania, per il leader della Lega non è una questione di nomi. «Stiamo cercando di dare la squadra più forte – ha detto -, al di là del singolo, non basta il nome, anche se ci fosse Maradona, Maradona da solo non vince, poi noi Maradona non lo abbiamo». «De Luca è simpatico, quando si mette dietro la scrivania e fa le battute è divertente, peccato sia governatore, sarebbe bello parlarci al bar e in trattoria, averlo a gestire gli ospedali è preoccupante» afferma Matteo Salvini. Durante l’intervento c’è stato anche un piccolo imprevisto. E’ saltata la luce al teatro Augusteo. Il leader del Carroccio è rimasto con il microfono in mano spento. Il teatro ha capito la difficoltà e ha iniziato a dire ‘Matteo-Matteo’. Alcuni hanno urlato ‘resisti’, poi dal fondo della sala anche un vaffan… , subito coperto dal coro ‘c’è solo un Capitano’.

Questa mattina Salvini è intervenuto anche a ‘Barba&Capelli’, trasmissione in onda su Radio CRC, commentando la chiusura della funicolare di ieri pomeriggio per motivi di sicurezza. «C’era tanta gente che non riusciva ad arrivare al teatro Augusteo: non è normale. In comune c’è qualcuno che li protegge, perché ogni volta ci sono dei centri sociali che si comportano in questo modo». «Napoli è stata la città che, da ministro, ho visitato più volte, perché bisogna andare nelle città dove ci sono maggiori problemi». Ed è ritornato sulle prossime elezioni in Campania. «Andremo in campagna elettorale – ha affermato – dicendo la verità: i rifiuti non spariscono, ma verranno trasformati in energia e calore, abbassando anche le bollette. Questo lo fai cercando delle strutture adatte. I termovalorizzatori sono ovunque e deve esserci anche in Campania. Non è sano essere costretti, per colpa delle in capacità delle istituzione, ad essere in emergenza rifiuti da chissà quanti anni. Attorno al Governatore va costruita una squadra che si occupi di sanità, di case popolari, di commercio».

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mercoledì, 19 Febbraio 2020 - 09:37
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